Con il discorso pronunciato da Macron il 26 settembre alla Sorbona, la Francia si è schierata a favore della creazione di una sovranità europea, grazie alla quale poter difendere i valori e gli interessi europei nel mondo. Questa sovranità deve essere costruita intorno all’euro, a partire dall’iniziativa del gruppo dei paesi che maggiormente condividono la volontà di rafforzare la costruzione europea.
L’Italia, insieme alla Germania, è in prima linea e a avrà un ruolo determinante se saprà sostenere e rafforzare l’iniziativa francese per creare finalmente un'Europa sovrana, democratica e federale. Le elezioni italiane del 4 marzo, e la campagna elettorale che le precede, assumono quindi un un'importanza decisiva per capire se il Governo italiano sarà in grado di svolgere il compito a cui è chiamato in Europa.
In questo momento di grave incertezza politica, è urgente che le forze europeiste riconoscano l'eccezionalità del momento e si crei un ampio schieramento di personalità politiche, organizzazioni sociali e comuni cittadini che credono nel progetto di un’Europa federale.
Per questo motivo, il Movimento federalista europeo ha deciso di promuovere una convenzione a Roma invitando esponenti europeisti del Governo e dei pariti a confrontarsi con esponenti politici europei e con rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati sui temi del rilancio dell'unione politica dell'Europa e della necessità di un bilancio per le politiche dell'eurozona.
La convenzione è stata organizzata il 27 gennaio presso il Centro Congressi di Piazza di Spagna dal Movimento federalista europeo e dalla Gioventù federalista europea con il contributo della Rappresentanza dell Commissione Europea in Italia, del Gruppo Spinelli al Parlamento Europeo e dell'Unione Europea dei Federalisti.
Nonostante la data sfavorevole, prossima alla scadenza per la presentazione delle liste, gli esponenti politici invitati hanno voluto essere presenti per portare la posizione dei propri partiti sull'Europa, pronunciandosi in modo chiaro sulle questioni fondamentali che riguardano il suo futuro. Il successo dell'iniziativa è stato confermato anche dalla partecipazione del pubblico (la sala era gremita) e dall'interessamento dei media che hanno fornito una buona copertura dell'evento nonostante l'attenzione rivolta alle questioni interne ai partiti per la composizione delle liste.
Sono intervenuti nella sessione del mattino:
i membri del Gruppo Spinelli Elmar Brok Co-Presidente dei Parlamentari europei del Gruppo Spinelli e Presidente dell’Unione Europea dei Federalisti, Mercedes Bresso, Board del Gruppo Spinelli, Parlamentare Europeo, e Andrew Duff, Presidente del Gruppo Spinelli;
Sandro Gozi Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei, Piero Fassino, Partito Democratico, Gaetano Quagliariello, Noi con l'Italia, Stefano Parisi, Energie per l'Italia, Andrea Mazziotti Di Celsio, +Europa, Lucio Malan, Forza Italia e, con un videomessaggio, Stefano Bonaccini, Presidente AICCRE.
Sono stati espressi punti di vista diversi sulle politiche europee ma è emersa una sostanziale condivisione della necessità di procedere verso l'obiettivo di una federazione europea nel solco dell'iniziativa del Presidente Francese Emmanuel Macron.
Tutti hanno altresì sottolineato la centralità della prospettiva europea nella attuale campagna elettorale italiana.
Nella seconda sessione del pomeriggio "Un bilancio dell'Eurozona per politiche europee, per l'economia, l'industria, il lavoro, l'ambiente , il welfare" si sono confrontate le forze sociali ed economiche con i seguenti interventi:
Carmelo Barbagallo, Segretario generale UIL, Salvatore Marra, Area politiche europee e internazionali CGIL, Andrea Mone, Coordinatore politiche europee CISL, Pier Virgilio Dastoli, Presidente CIME, Claudio Cappellini, Responsabile Politiche comunitarie-Europa CNA, Fabio D'Onofrio, Presidenza nazionale Confesercenti.
Anche in questa sessione è emerso quanto la dimensione europea sia di fondamentale importanza per l'ambito sociale ed economico e quanto sia urgente una vera rifondazione dell'Europa.
Nell'intervallo tra le due sessioni è stato realizzato un flash-mob nella vicina Piazza del Popolo, disegnando una grande E della bandiera federalista.
CONVENZIONE PER UN’EUROPA FEDERALE
IL RUOLO E LE RESPONSABILITÀ DELL’ITALIA
27 gennaio 2018
Centro Congressi Roma Eventi,
Piazza di Spagna – Via Alibert 5 A
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Con l’intervento di Macron lo scorso 26 settembre alla Sorbona (“Iniziativa per l’Europa. Discorso per un’Europa sovrana, unita, democratica”) si apre per l’Europa un’opportunità straordinaria. La Francia si è infatti schierata per il rilancio dell’Europa in chiave federale, proponendo di creare attorno all’euro una vera potenza economica mondiale in grado di tenere testa a Cina e Stati Uniti.
Il quadro delineato da Macron è molto articolato. Vengono prefigurati modi e tempi per la realizzazione di un’Europa–mercato ancora più solida dell’attuale, incentrata sullo stato di diritto e sui valori della democrazia, da un lato, e sulla solidarietà e la convergenza degli standard sociali dall’altro. Un’Europa capace di proteggere meglio i suoi cittadini, in primis dalla concorrenza sleale, e di accogliere nuovi membri, compreso il Regno Unito, una volta chiusa la pagina della tormentata vicenda della Brexit. Ma soprattutto, al centro di questa Unione europea, in prospettiva anche più ampia dei 27, deve collocarsi il cuore integrato formato dai paesi membri dell’Unione monetaria, che hanno già le basi per realizzare forti politiche comuni in quelle che Macron chiama le sei chiavi della sovranità, e che riguardano la sicurezza interna ed esterna, la politica estera, quella industriale, la transizione ecologica, il digitale, in modo da poter diventare “una potenza economica e industriale costruita attorno alla stessa moneta”.
Per poter realizzare queste profonde riforme dell’Unione europea, la Francia si dichiara disposta ad aprire l’iter per una riforma dei Trattati, indispensabile per alcune delle proposte che Macron avanza, in particolare per poter creare un potere fiscale a livello dell’eurozona (e rafforzare in modo adeguato le istituzioni europee) e dar così vita ad un bilancio consistente e ad un governo efficace della zona euro, in grado di promuovere e finanziare le politiche che hanno bisogno di avere una dimensione europea. La Francia propone, in pratica, di aprire una procedura costituente coinvolgendo i cittadini attraverso delle Convenzioni democratiche che discutano, e possibilmente arricchiscano, il progetto che il gruppo pioniere dei “rifondatori” (ossia degli Stati più ambiziosi in termini europei) dovrà concordare ed elaborare già nei prossimi mesi insieme alle istituzioni europee. In questo quadro, le elezioni europee del 2019 dovranno essere incentrate proprio intorno alle proposte di rifondazione dell’Unione, per aprire un vero e proprio quinquennio costituente.
L’Italia ha tutto l’interesse a schierarsi sin da ora a fianco della Francia. Le posizioni espresse dal governo in carica vanno decisamente in questa giusta direzione. Ma è inutile negare che noi siamo un paese che può aiutare molto lo sviluppo della visione federale (e Macron ha assolutamente bisogno di trovare degli alleati), ma che può anche rappresentare un freno enorme per il processo, per la debolezza del nostro sistema, minato da un debito pubblico esorbitante, e per la nostra instabilità politica.
Per questo il MFE, di qui alle elezioni in primavera, incentrerà la sua Campagna sui nodi strategici per la rifondazione federale dell’Europa e sulle responsabilità del nostro paese per raggiungere questo obiettivo.
Un momento importante è rappresentato dalla Convenzione che avrà luogo a Roma il 27 gennaio 2018 per favorire la creazione di un ampio schieramento di personalità politiche, organizzazioni sociali e comuni cittadini che credono nel progetto di un’Europa federale.
Si tratta di un impegno che devono saper assumere tutte le forze politiche e sociali favorevoli ai valori su cui si fonda l’Europa. Con la consapevolezza che davvero oggi o si riesce a vincere la sfida dell’unità, o la finestra di opportunità di cui stiamo godendo si richiuderà, e a nessuno è dato sapere se e quando potrà mai riaprirsi.
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Il Movimento federalista europeo ha sviluppato negli anni la campagna per la federazione europea.