Il 9 maggio 2020, il giorno del 70° anniversario della Dichiarazione Schuman, verrà inaugurata la Conferenza sul futuro dell'Europa. La proposta di indire questa Conferenza è stata avanzata a marzo 2019 dal Presidente francese Macron nel Manifesto Per un rinascimento europeo con il fine di “proporre tutti i cambiamenti necessari al nostro progetto politico, senza tabù, neanche quello della revisione dei trattati”; ed è stata poi fatta propria dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Uno degli obiettivi della Conferenza, composta dai rappresentanti del Parlamento europeo e della Commissione europea e da quelli dei governi e dei parlamenti nazionali, è anche quello di coinvolgere i cittadini (insieme alle realtà locali e regionali e alle associazioni del mondo del lavoro) per renderli partecipi al dibattito su quale deve essere il futuro dell’Europa: come l’Unione europea può diventare un attore autorevole nel nuovo contesto internazionale per portare i propri valori e interessi, come può promuovere lo sviluppo tecnologico ed economico, attraverso quali strumenti e interventi può garantire la solidarietà al proprio interno, rafforzando per tutti la protezione sociale, i diritti, le libertà, la partecipazione democratica.
Mentre il Parlamento europeo intende impegnarsi perché la Conferenza si ponga obiettivi ambiziosi, all’altezza delle richieste che emergono dalla società e delle sfide che incombono sull’Europa, la Commissione europea e soprattutto il Consiglio (ossia i governi nazionali) manifestano per il momento l’orientamento di cercare di sminuire questa processo, di fatto con la volontà di impedire che diventi un’occasione per rimettere in discussione lo status quo europeo. Evidentemente i conservatori avvertono il pericolo che la Conferenza possa crescere e avere la forza di proporre cambiamenti radicali – fino a diventare addirittura un’occasione per aprire una battaglia costituente.
Questa è invece la nostra sfida e il nostro obiettivo, ed è su questo che siamo determinati ad impegnarci e a focalizzare la nostra campagna, consapevoli che per l’Europa non esiste un piano B in grado di garantirle il futuro rispetto alla creazione di una forte unità politica su basi federali.
In questi mesi ancora preparatori, in cui il confronto a livello europeo sulle modalità di avvio della Conferenza è ancora aperto, iniziamo a scendere in campo con questo Appello per La nostra Europa federale: sovrana, democratica, solidale che invitiamo tutti a diffondere, a sottoscrivere e a far sottoscrivere.
La Conferenza è un’occasione irripetibile per far sentire la voce di chi vuole un’Europa davvero capace di agire e di essere vicina ai cittadini, e per questo chiede all’Europa di cambiare, di ritornare all’ideale della Federazione europea che era al centro di quella Dichiarazione Schuman cui la Conferenza idealmente si riallaccia. Non possiamo permetterci di sprecarla.
Le firme e le adesioni raccolte possono essere inviate via mail all’indirizzo:
Documenti (scaricabili in formato PDF)
Appello "La nostra Europa federale: sovrana, democratica, solidale" da far sottoscrivere ad esponenti e rappresentanti di realtà organizzate e da cittadini. Firma l'appello online >>> |
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Gli obiettivi dei federalisti per la Conferenza sul futuro dell'Europa documento approvato Direzione nazionale MFE del 25-1-2020 |
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Cosa significa creare una capacità fiscale europea e perché è così importante per il processo di integrazione? Luca Lionello e Giulia Rossolillo |
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Verso la Conferenza sul futuro dell’Europa risoluzione del Comitato federale UEF del 24-11-2019 |
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Verso la Conferenza europea sul futuro dell’Europa nota MFE-GFE-MEI |
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La Conferenza sul futuro dell’Europa nota del MFE |
Il tema della Conferenza è stato anche al centro del dibattito politico del XXIX Congresso nazionale del MFE che si è tenuto a Bologna dal 18 al 20 ottobre 2019, su cui soprattutto la prima Commissione si è confrontata a partire dal documento di Luca Lionello e Giulia Rossolillo sulla creazione di una capacità fiscale europea.
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Il Movimento federalista europeo ha sviluppato negli anni la campagna per la federazione europea.