Il Movimento federalista europeo, insieme alle altre sezioni dell'Unione europea dei Federalisti e dei Giovani federalisti europei, ha promosso la campagna "I choose Europe" rivolta in particolare ai parlamentari europei, chiedendo loro di sottoscrivere una dichiarazione con cui si impegnano a lavorare per un'Europa sovrana, democratica e federale.
Questi i parlamentari che hanno sottoscritto l'impegno:
Brando Benifei |
Simona Bonafè |
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Carlo Calenda |
Fabio Massimo Castaldo |
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Paolo De Castro |
Salvatore De Meo |
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Elisabetta Gualmini |
Roberto Gualtieri (poi eletto alla Camera dei Deputati) |
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Piefrancesco Majorino Partito Democratico |
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Alessandra Moretti Partito Democratico |
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Pina Picierno |
Giuliano Pisapia |
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Franco Roberti Partito Democratico |
David Sassoli |
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Irene Tinagli Partito Democratico |
Patrizia Toia |
Durante la campagna elettorale, il Movimento federalista europeo, insieme alle altre sezioni dell'Unione europea dei Federalisti e dei Giovani federalisti europei, ha promosso la campagna "I choose Europe" per invitare i cittadini europei e le forze politiche europeisteper a sostenere i punti del manifesto dei federalisti europei "per un'Europa federale: sovrana, democratica e sociale".
L'azione dei federalisti europei si è rivolta in particolare ai candidati, chiedendo loro di sottoscrivere una dichiarazione con cui si impegnano, una volta eletti, a lavorare per un'Europa sovrana, democratica e federale.
Hanno firmato, in Italia, ben 94 candidati. Di questi riportiamo qui sotto gli eletti.
Ora, con l’avvio dell nuova legislatura, si apre la possibilità di promuovere nel nuovo Parlamento una battaglia per rifondare l’Unione europea su basi federali. I federalisti europei si impegneranno in vista di questo obiettivo mobilitandosi a tutti i livelli, da quello europeo a quello locale.
Il prossimo appuntamento è a Strasburgo l'1-2 luglio in occasione della sessione inaugurale del nuovo Parlamento europeo. Se siete interessati a partecipare potete scrivere a |
I documenti della campagna
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I candidati eletti
che hanno firmato la dichiarazione d'impegno
Brando Benifei Partito Democratico |
Piefrancesco Majorino Partito Democratico |
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Simona Bonafè Partito Democratico |
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Alessandra Moretti Partito Democratico |
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Carlo Calenda Partito Democratico |
Pina Picierno Partito Democratico |
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Fabio Massimo Castaldo Movimento 5 Stelle |
Giuliano Pisapia Partito Democratico |
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Lara Comi Forza Italia |
Franco Roberti Partito Democratico |
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Paolo De Castro Partito Democratico |
David Sassoli Partito Democratico |
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Salvatore De MeoForza Italia |
Irene Tinagli Partito Democratico |
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Elisabetta Gualmini Partito Democratico |
Patrizia Toia Partito Democratico |
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Roberto Gualtieri Partito Democratico |
TUTTI IN PIAZZA DELLA SCALA PER L’EUROPA
Nell’anno di elezioni europee importanti, in cui l’Europa è attraversata da crisi complesse e per la prima volta si rimette in discussione l’idea di costruire un’unione sempre più stretta, il 9 maggio diventa un’occasione non solo per celebrare il passato, ma ancor di più per mobilitarsi per il futuro.
Milano accompagnerà la Festa illuminando alcuni dei suoi edifici simbolo con i colori dell’Europa, e tra questi Palazzo Marino. Il Movimento Federalista Europeo e i comitati civici pro-europei della rete di Filo Europa chiamano i cittadini a condividere questo evento simbolico. A partire dalle ore 20, inizierà un raduno in Piazza della Scala, e alle 20.45, in concomitanza con l’illuminazione di Palazzo Marino al suono dell’Inno alla Gioia, inizierà un flashmob per dire che il futuro si sceglie in Europa, per il lavoro, l’ambiente, la sicurezza, la libertà, i diritti, la solidarietà.
GIOVEDI’ 9 MAGGIO, a partire dalle ore 20, Piazza della Scala
TUTTI IN PIAZZA PER L’EUROPA
Hanno già aderito: ACLI, ANPI, Articolo UNO, Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, CGIL MIlano, Comitato Insieme senza muri, Democrazia e Legalità, + Europa, European Generation, Federazione Verdi-Europa Verde, Forum del Terzo Settore, Giovani Democratici, Gioventù Federalista Europea, Italia in Comune, MMC-Movimento Milano Civica, Partito Democratico, Radicali italiani, UIL Milano, VOLT
#MilanoEuropea
Milano, Venerdì 10 maggio: Convenzione
Gli altri eventi organizzati dalle sezioni MFE nelle città italiane per la Festa dell'Europa del 9 maggio:
#FestadellEuropa #9maggio
#IchooseEurope #italiaeuropea
ROMA: https://www.facebook.com/events/424740624971362/
MILANO: https://www.facebook.com/events/416120405867502/
GENOVA: https://www.facebook.com/events/433596807185663/
FIRENZE: Flashmob con corteo. Orario: 18:00-20:00. Ritrovo presso giardino dell'Orticoltura e conclusione in piazza delle Murate.
VERONA: https://www.facebook.com/events/611254209390549/
ALESSANDRIA: https://www.facebook.com/events/667036563730836/
LUCCA: https://www.facebook.com/events/2369588656431503/
PORDENONE: https://www.facebook.com/events/426141168212988/
BERGAMO: https://www.facebook.com/…/a.17224085113…/2343243569293368/…
LATINA: https://www.facebook.com/events/601870476889618/
RAVENNA: Per la Festa dell’Europa l'11 maggio (presso Ridotto del Teatro Aligheri - Via Angelo Mariani, 2) è stato organizzato un incontro di dialogo di studentesse e studenti dell’Istituto Ginanni, Liceo Scientifico Oriani, Liceo Classico Dante Alighieri, con Gianfranco Pasquino, a partire da L’Europa in Trenta Lezioni ( UTET 2017).
SCHIO (VI): https://www.altovicentinonline.it/…/schio-bandiere-europee…/
FAENZA: https://www.facebook.com/events/294566058129167/
TRENTO: https://www.facebook.com/events/2261515440560660/
FORLì: A cena con l'Europa. Mercoledì 8 maggio, ore 20, Circolo Rivalta, Via Bologna, 250. Con Giorgio Anselmi, Presidente MFE, Elisabetta Gualmini, candidata al parlamento europeo, candidati sindaci del territorio
ORAGO (VA): https://www.facebook.com/events/610413316127745/
...e tante altre...Brescia, Napoli, Angri, Avellino, Vibo Valentia...
Manifesto dei federalisti europei
#IchooseEurope #ItaliaEuropea
Per un’Europa federale:
sovrana, democratica e sociale
Vogliamo un’Europa all’altezza delle sue promesse e del suo passato, capace di andare avanti nella sua integrazione in questo momento cruciale. Un’Europa che trovi il coraggio di superare lo stallo politico e di sconfiggere gli egoismi e il nazionalismo. Un’Europa che permetta ai suoi Stati membri di integrarsi al proprio ritmo, di mettersi all’avanguardia anziché attendere, o farsi da par- te anziché bloccare. Un’Europa che dica No ai veti nazionali e Sì alla libertà di scelta di ciascun popolo e di ciascuno Stato. Un’Europa che si doti dei mezzi necessari per essere all’altezza delle aspettative dei sui popoli.
A oltre sessant’anni dalla sua fondazione, l’Unione europea resta un’ambizione straordinaria di pace e di benessere, fondata sulla democrazia liberale, sui diritti umani, sulla solidarietà e sullo Stato di diritto. L’Europa resta il prodotto di un passato amaro e la promessa di un futuro migliore. Una promessa che deve valere anche per le generazioni future. In un’Europa alla deriva, abbia- mo bisogno di rompere il ciclo delle crisi e delle risposte insufficienti. Abbiamo bisogno di un ven- to di cambiamento che guidi un’Europa in stallo verso nuovi orizzonti. E abbiamo bisogno di rea- gire, perché la democrazia liberale e la solidarietà sono minacciate sia all’esterno che all’interno della nostra Unione. Nuove sfide e nuove divisioni scuotono le fondamenta del nostro progetto comune e richiedono iniziative nuove e coraggiose.
La sfida. L’Unione europea si trova oggi in una situazione di crisi senza precedenti. Con un’agenda politica apertamente illiberale, forze nazionaliste ed antidemocratiche in crescita si battono per minare la pace e il benessere dei cittadini, per smantellare le strutture create in de- cenni di unificazione europea e per ritornare all’illusione della sovranità nazionale. Potenze esterne lavorano per indebolire la coesione europea e per seminare divisioni e malcontento nelle nostre società e nei nostri organi di governo.
L’opportunità. E’ necessario che la politica democratica riconosca, si confronti e vinca questa sfi- da esistenziale. Sebbene l’Unione europea sia stata e sia tuttora una garanzia per la pace e il benessere dei suoi cittadini, le sue competenze e le sue strutture rimangono incomplete e metto- no in questione la sua sopravvivenza a lungo termine. Le prossime elezioni europee devono per- ciò divenire l’occasione per riconquistare il cuore e la mente dei cittadini, annunciando il progetto politico di un’Europa sovrana, unita e democratica.
La risposta. I tempi sono maturi per una rifondazione dell’Europa, per dare alle istituzioni europee i poteri adeguati per sviluppare le politiche necessarie a dare una risposta ai bisogni dei cittadini: per assicurare agli europei nuove tutele, nuove sicurezze e nuove opportunità. Poteri forti per rendere le istituzioni europee più legittime in senso democratico, più autonome e più efficienti nei campi di loro competenza. Tutte le forze politiche che si riconoscono negli ideali dei fondatori do- vrebbero formare una coalizione dei volonterosi e andare avanti verso un’Europa federale. Un’Europa federale significa un’Europa forte, unita, democratica e sociale, capace di rispondere alle attese dei suoi cittadini di un futuro migliore. Un’Europa federale è un’Europa modellata sulle speranze, le paure e i bisogni dei suoi cittadini. Un’Europa che rispetta le identità nazionali e le diversità culturali, ma che ha i poteri e gli strumenti necessari per difendere e promuovere i nostri interessi e i nostri valori in un mondo instabile.
Un’Europa federale è un’Europa che:
- si impegna in politiche nuove e più efficaci per difendere e promuovere lo Stato di diritto e i diritti umani,
- governa l’eurozona in modo più efficace, più democratico e più trasparente,
- attua una politica coerente ed efficace in materia di immigrazione e di asilo,
- combatte le diseguaglianze sociali e promuove nuove iniziative sociali e giovanili,
- assume un ruolo di guida a livello mondiale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella promozione di uno sviluppo sostenibile,
- promuove una vera politica estera e di sicurezza in aree chiave e su specifici temi,
- si dota di mezzi finanziari proporzionati ai suoi obiettivi e ai suoi doveri,
- decide in modo più efficace, più semplice e più.
Il prossimo passo. Nel prossimo Parlamento europeo le forze pro-europee devono impegnarsi su questa agenda di rifondazione dell’Europa. Devono anche prepararsi ad avviare il processo di ri- forma dei Trattati dell’Unione europea. Se non tutti gli Stati membri si dimostrano pronti a com- piere il salto qualitativo verso un’Unione federale, quelli che lo sono dovrebbero aprire la strada ad un nuovo trattato che preveda diversi livelli di integrazione all’interno dell’UE, in condizioni chiaramente definite e mantenendo l’attuale quadro dell’Unione europea, evitando l’Europa à la carte e tenendo sempre la porta aperta a coloro che volessero unirsi. Un’Europa dei popoli e de- gli Stati fondata sulla scelta libera e democratica.
L’UEF chiede a tutte le forze politiche che riconoscono la necessità di agire e condividono la visione di un’unione federale dell’Europa di includere questi principi guida nei loro pro- grammi politici.
PROPOSTE PER LA RIFONDAZIONE DELL’EUROPA
Chiediamo ai parlamentari che saranno eletti nel nuovo Parlamento europeo un forte impegno a sostegno delle seguenti proposte e per avviare in tempi brevi la riforma dei Trattati dell’Unione europea.
1. Completare l’Unione economica e monetaria
L’eurozona celebra i primi vent’anni della sua esistenza. Mentre i suoi mercati si integrano, la prevista con- vergenza delle economie non riesce a concretizzarsi. L’eurozona deve diventare più resiliente e più demo- cratica. Noi chiediamo:
- il completamento dell’Unione bancaria per assicurare la stabilità finanziaria, compreso uno schema europeo di assicurazione dei depositi ed un Fondo monetario europeo;
- un bilancio dell’eurozona, gestito da un Tesoro dell’eurozona, finanziato da vere risorse proprie e suf- ficientemente ampio da contribuire alla stabilizzazione macroeconomica;
- l’introduzione di strumenti di stabilizzazione e di solidarietà, come ad esempio uno schema di riassicu- razione contro la disoccupazione;
- regole efficaci per contenere il debito ed evitare la spesa eccessiva, ma introducendo contempora- neamente strumenti di solidarietà;
- un ruolo esecutivo pieno della Commissione e pieni poteri di codecisione del Parlamento europeo an- che nella definizione di questo bilancio dell’eurozona e del suo finanziamento;
Dopo un decennio di miglioramenti parziali, l’eurozona ha urgente bisogno di nuovi strumenti per contribuire alla propria stabilizzazione macroeconomica, alla convergenza e alla solidarietà. L’eurozona deve diventare il nucleo di un’Europa forte, unita, democratica e sociale, in grado di agire come una potenza economica globale.
2. Attuare una politica europea coerente in materia di immigrazione e asilo
Le continue divergenze sulle politiche di immigrazione e la loro inefficace e ingiusta attuazione mettono in discussione la capacità dell'Europa di gestire i flussi migratori alle sue porte, ma soprattutto la sua capacità di onorare i suoi valori condivisi e gli obblighi internazionali. Sosteniamo una politica europea in materia di immigrazione e asilo basata sulla solidarietà, sull’equa ripartizione delle responsabilità e sul rispetto dei diritti umani e pertanto chiediamo:
- la sostituzione del regolamento di Dublino con un sistema europeo di asilo equo e la creazione di uno status di rifugiato europeo e di un visto umanitario europeo;
- la definizione di modalità legali per la migrazione economica e lo sviluppo di efficaci politiche di inte- grazione per gli immigrati;
- la riforma della politica dell'Unione europea in materia di visti per garantire un'effettiva reciprocità e fa- cilitare la circolazione legale delle persone;
- lo sviluppo di una forte politica europea comune in materia di migrazione che promuova soluzioni glo- bali in materia di migrazione, concentrandosi sulla creazione di canali di accesso regolari per la migra- zione e responsabilità condivisa tra paesi membri, garantendo il rispetto dei diritti umani e la condivi- sione delle responsabilità;
- un'autorità europea di gestione delle frontiere, istituita per gestire efficacemente i confini esterni dell'Unione europea;
- una politica europea di rimpatrio conforme agli obblighi in materia di diritti umani e accompagnata da misure di reinserimento;
- risorse europee adeguate per finanziare i suddetti
Poiché l'immigrazione rimane una delle principali preoccupazioni dei cittadini di tutti gli Stati membri, l'Europa emergerà più forte solo attraverso una risposta comune.
3. Stabilire una forte politica estera e di sicurezza europea
Gli affari esteri e di sicurezza rimangono oggi settori di politica intergovernativa, in cui i capi di stato e di go- verno decidono collettivamente, mantenendo un diritto di veto su ogni questione. Considerando l’indebolirsi delle alleanze europee e il moltiplicarsi delle minacce mondiali, la situazione deve cambiare. Sosteniamo una politica estera e di sicurezza resiliente e chiediamo:
- un'Unione europea che prenda le misure necessarie per sviluppare la cooperazione strutturata per- manente (PESCO), recentemente istituita, verso una vera Unione europea della difesa e sicurezza;
- un'Unione europea che promuova i suoi valori nel mondo globalizzato di oggi, che sviluppi ulterior- mente il suo ruolo nella prevenzione civile dei conflitti, nella gestione delle crisi e nella stabilizzazione postbellica, lasciando alla Commissione la responsabilità di impegnarsi nella protezione civile, nel sal- vataggio e negli aiuti in caso di catastrofi naturali internazionali;
- appalti comuni e investimenti comuni nella ricerca per i prodotti e le attrezzature per la difesa, al fine di promuovere la convergenza e la competitività della base tecnologica e industriale dell'industria euro- pea della difesa;
- un sistema democratico e trasparente nel processo decisionale della politica di sicurezza e di difesa comune, introducendo il voto a maggioranza, nominando un Commissario per la difesa e la sicurezza e consentendo al Parlamento di co-legiferare su tutti gli aspetti della politica di sicurezza e di difesa in condizioni di parità con un Consiglio dei ministri della difesa (presieduto dall'Alto Rappresentante) su proposte della Commissione
Solo passando dall'attuale sistema intergovernativo a una vera Unione europea della difesa e sicurezza au- tonoma, l'Europa troverà una voce comune per arginare la marea di impotenza, inazione, isolamento e in- stabilità che stiamo affrontando.
4. Finanziamento di un bilancio europeo mediante risorse europee
Oggi il bilancio europeo dipende interamente dai contributi di ciascuno Stato membro. Sosteniamo invece il passaggio a un bilancio europeo ampiamente indipendente, finanziato con risorse europee.
L'Unione Europa dovrebbe avere il diritto di istituire tasse su attività transfrontaliere che interessano tutti gli europei e in particolare in quei settori in cui solo l'Europa può garantire una tassazione efficiente ed equa, come sulle multinazionali, i prodotti digitali, le transazioni finanziarie, le emissioni di biossido di carbonio o l'uso della plastica.
Risorse europee per un bilancio europeo consentiranno all'Unione Europa di trasformare i costi sostenuti da tutti in risorse a vantaggio di tutti.
5. Lotta contro il cambiamento climatico
Un nuovo patto europeo contro il cambiamento climatico può essere il nuovo, limitato e decisivo progetto di rifondazione europea che può svolgere lo stesso ruolo svolto dal carbone e dall'acciaio nel secolo scorso. Sosteniamo il progetto di sviluppo di una Banca europea per il clima, come filiale della Banca europea per gli investimenti (BEI), per sostenere la transizione ecologica europea, sulla base delle precedenti esperienze della BEI in altri settori e aperta a finanziamenti nazionali e privati.
Per promuovere la transizione verso un'economia sostenibile e pienamente rispettosa dell'ambiente, chie- diamo che l'Unione europea:
- sviluppi un piano per l'eliminazione graduale dei combustibili fossili, compresa la cessazione delle sovvenzioni all'industria fossile in linea con gli obblighi dell'accordo di Parigi;
- introduca una tassa sul carbonio;
- orienti gli investimenti verso le energie rinnovabili sostenibili;
- promuova l'efficienza energetica;
- imponga obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni;
- imponga misure per ridurre al minimo i rifiuti di plastica;
- promuova un dibattito pubblico a livello europeo per introdurre nuove regole per la transizione ecologi- ca;
- promuova i "lavori verdi".
6. Un processo decisionale europeo democratico ed efficiente: un’Europa federale
Attualmente, gli Stati membri restano i “padroni dei trattati” perché mantengono un diritto di veto e la maggior parte delle decisioni deve essere presa o di fatto viene presa per consenso. Il sistema del voto all’unanimità, combinato con l’assenza della separazione dei poteri e con la mancanza di adeguati poteri europei, impedi- sce un processo decisionale efficace, trasparente, legittimo e responsabile. Noi chiediamo il passaggio ad un sistema federale, e questo implica che:
- la Commissione – con un numero ridotto di membri – divenga il solo organo esecutivo – di fatto, il go- verno – dell’Unione europea;
- il Parlamento sia posto su un piano di parità con il Consiglio dei ministri in tutti i campi, in modo che, insieme, agiscano come il ramo legislativo dell’Unione europea;
- almeno una parte dei membri del Parlamento europeo, a partire dal 2024, sia eletto su liste transna- zionali in un collegio unico europeo, al fine di far crescere partiti politici e movimenti veramente euro- pei e di rafforzare la scelta democratica dei cittadini europei;
- il Consiglio europeo abbia solo funzioni di rappresentanza e di orientamento politico
A fronte della crescita del protezionismo e del declino dei valori democratici nel mondo, solo un’Europa fede- rale può avere la forza di indicare la strada da seguire in un mondo sempre più interdipendente.
Per un'Italia europea in un'Europa federale
Verso le elezioni europee
Presentazione della campagna >>
Dichiarazione d'impegno dei CANDIDATI |
Candidati che hanno sottoscritto la dichiarazione >>
Candidati eletti che hanno sottoscritto la dichiarazione >>
Manifesto dei federalisti europei |
Dichiarazione d'impegno |
Appello alle forze politiche |
Sito europeo della campagna
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I CHOOSE EUROPE!
L’Unione europea è ormai ad un bivio, e le elezioni europee del 2019 si stanno caratterizzando sempre più come una competizione sul futuro dell’Europa. Le crescenti divisioni politiche tra gli Stati membri (e la paralisi che ne deriva in molti campi cruciali), l’ampiezza e la profondità delle sfide che minacciano la sicurezza e la tenuta politica e sociale del nostro continente, mostrano tutta la precarietà dell’attuale sistema europeo.
Le forze nazionaliste, per prime, si stanno posizionando per portare il terreno del confronto elettorale sul futuro dell’Europa. Dopo aver accantonato l’idea di promuovere l’uscita del proprio paese dal quadro europeo, mirano ora a raggiungere all’interno del prossimo Parlamento numeri e consensi sufficienti per condizionare pesantemente gli equilibri nelle prossime istituzioni comunitarie. Il loro progetto punta a rafforzare ulteriormente la centralità e il potere degli Stati membri, a svuotare e smantellare la dinamica comunitaria e a contrapporre al modello di liberal democrazia e di economia sociale di mercato incarnato dall’UE un sistema autoritario e anti-democratico, sostenuto da una coalizione di regimi e forze illiberali.
Non basta – anche se è utile e importante farlo – che le forze e i cittadini che credono nei valori della civiltà e del modello europeo, e che capiscono che solo uniti gli europei possono garantirsi un futuro di progresso, difendano i meriti di quanto finora realizzato con il processo di integrazione; e non basta neppure sottolineare l’incongruenza delle posizioni dei governi nazionalisti che li porta a scontrarsi e danneggiarsi a vicenda sui temi specifici. Il rischio mortale rappresentato dal loro disegno di coalizzarsi per svuotare l’UE è reale. Per questo tutti i sinceri democratici devono saper opporre al progetto nazionalista proposte concrete per rafforzare l’Europa e portare a compimento il progetto originario dell’unità politica su basi federali.
Su questo obiettivo il MFE ha impostato la sua campagna sin dalla primavera scorsa, identificando due pilastri politici per la sua azione:
- unire tutte le forze politiche democratiche – indipendentemente dalla loro appartenenza partitica e dalle differenze di programma sulle singole politiche da perseguire – attorno all’impegno di presentarsi ai cittadini con la volontà di fare della prossima legislatura del Parlamento europeo una legislatura costituente;
- indicare il tipo di riforme istituzionali necessarie per rendere l’Unione europea capace di agire in modo adeguato, promuovendo la consapevolezza che il problema (presente sin dall’ingresso della Gran Bretagna) di costruire l’unione politica federale dell’UE è subordinato alla nascita di un’avanguardia di forze e di paesi determinati ad avanzare in questa direzione anche a costo di una rottura politica all’interno del quadro dell’Unione. E’ questo il valore che attribuiamo alla centralità della questione del completamento dell’Unione monetaria – in particolare con la creazione di un potere fiscale autonomo (bilancio ad hoc basato su risorse raccolte e controllate in modo autonomo a livello sovranazionale) – che è innanzitutto strumentale ai fini di operare il salto politico federale e sbloccare l’impasse dello status quo.
Come illustrano i documenti della campagna, il punto è portare al centro dell’attenzione politica il problema della creazione del potere necessario per agire in Europa e il conseguente salto istituzionale indispensabile per superare le debolezze del quadro europeo. Questo vale di fronte al problema della sicurezza, a quello dello sviluppo sostenibile, della rivoluzione scientifica e tecnologica, del lavoro, della disoccupazione giovanile, ma ancor di più di fronte allo spettacolo vergognoso offerto dagli Stati nel quadro dell’Unione europea intergovernativa rispetto alla sofferenza di chi cerca rifugio in Europa.
Tutta la nostra campagna è mirata a influenzare e diffondere questo punto centrale (e a cercare di focalizzare su di esso il dibattito), sfruttando la molteplicità di occasioni offerte dalla mobilitazione crescente dell’opinione pubblica democratica, che identifica nell’Europa il punto di riferimento delle proprie rivendicazioni.
In questo momento, il migliore alleato di questa posizione europea è la Francia, che, con Macron, (compiendo una svolta storica di cui molti ancora stentano a comprendere la portata e di cui invece noi dobbiamo essere consapevoli, per valorizzarla e supportarla), si è fatta paladina di un’Europa politica sovranazionale. Le difficoltà che incontra nel portare la Germania sulle stesse posizioni e il suo indebolimento interno dimostrano come la battaglia sia dura e come al tempo stesso sia necessaria e urgente.
* * *
Il MFE agisce in Italia, ma lo fa nel quadro dell’UEF, articolando sul nostro territorio la campagna europea I choose Europe che, proprio in queste settimane, viene lanciata in tutta Europa dal presidente europeo dell’UEF, Sandro Gozi. I testi sono comuni, l’obiettivo identico: a Bruxellles, Parigi, Berlino, Budapest, Barcellona, e in tutti i paesi dell’UE.
Ci attendono mesi importanti e impegnativi. Tutti – cittadini, associazioni, forze sociali e politiche – sono chiamati a dare il proprio contributo per trasformare questo momento difficile dell’Europa in un’occasione di rilancio del grande obiettivo dei padri fondatori dell’Euro.
Qui trovate il materiale della Campagna, l’Appello cui aderire, le indicazioni delle attività svolte e di quelle in programma, e con la mappa interattiva potete trovare le sezioni MFE più vicine a voi per contattarle e unirvi alla comune battaglia.
Unitevi ai federalisti europei:
#IchooseEurope
Verso le elezioni europee 2019, Per un’Italia europea
Io scelgo l’Europa: democratica, sovrana, federale
Dichiarazione d'impegno dei candidati | |
Manifesto dei federalisti europei | |
Altri strumenti della campagna: |
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Dichiarazione d'impegno dei cittadini Appello alle forze politiche |
Il Movimento federalista europeo ha sviluppato negli anni la campagna per la federazione europea.