Conferenza sul Futuro dell’Europa
(Aprile 2021-Primavera 2022)
La piattaforma digitale come fulcro della Conferenza
La Conferenza sul Futuro dell'Europa nell’ottica delle istituzioni europee che l’hanno promossa è un’occasione pensata affinché i cittadini europei possano portare le proprie idee e i propri contributi in merito alle sfide e alle priorità dell’Unione Europea. E’ quindi innanzitutto concepita come un grande momento di democrazia partecipativa sovranazionale – un unicum ad oggi nel suo genere. Chiunque, e i giovani in particolare, a prescindere dalla provenienza o dall'attività svolta, potrà avere un ruolo effettivo nel plasmare il futuro del progetto europeo. A questo fine, si apre una lunga stagione dove le autorità europee, nazionali, regionali e locali sono impegnate, insieme alla società civile e alle altre organizzazioni, a creare eventi per informare i cittadini e discutere con loro sull’Europa che vogliono veder realizzata.
La piattaforma digitale multilingue, predisposta ad hoc dalla Commissione europea con criteri estremamente innovativi, sarà il centro di raccolta di tutto quanto si produce in merito alla Conferenza: sia materiale informativo reso disponibile dagli organi che compongono la Conferenza; sia la condivisione di tutte le attività che si organizzano per la Conferenza (che siano istituzionali, a tutti i livelli, o promosse da organizzazioni o singoli); sia idee e proposte.
Chiunque può iscriversi (fatto salvo che tutti i partecipanti devono rispettare i valori sanciti nella Carta dei principi [1]) e contribuire.
Il Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione Europea si sono impegnati ad ascoltare la voce degli europei e a dare seguito, nell'ambito delle rispettive competenze, alle raccomandazioni ricevute. Entro la primavera del 2022 la Conferenza dovrebbe giungere a conclusioni e fornire orientamenti sul futuro dell'Europa.
La piattaforma digitale come fulcro della partecipazione dal basso alla Conferenza e l’impegno del MFE
La Conferenza per il Futuro dell’Europa si svolgerà attraverso l’utilizzo di differenti strumenti tra modalità di partecipazione democratica classica e attraverso l’utilizzo della tecnologia digitale.
Nello specifico:
- Piattaforma digitale multilingue, dove i cittadini potranno condividere idee e inviare contributi online che saranno raccolti, analizzati, monitorati e pubblicati nel corso dell'intera Conferenza;
- Eventi decentrati, ossia eventi virtuali, in presenza o ibridi organizzati da cittadini e organizzazioni come anche da autorità nazionali, regionali e locali di tutta Europa;
- Panel europei di cittadini, dove saranno discussi vari argomenti e avanzate proposte da parte di rappresentanti diversi per origine geografica, genere, età, contesto socioeconomico e/o livello di
- Sessione plenaria della Conferenza, che garantirà che le raccomandazioni dei panel di cittadini a livello nazionale ed europeo, raggruppate per temi, siano discusse senza un esito prestabilito e senza limitare il campo di applicazione a settori d'intervento predefiniti. [2]
La piattaforma digitale sarà il centro della partecipazione dal basso alla Conferenza: sarà lo strumento di partecipazione diretta dei cittadini, attraverso cui potranno far sentire la propria voce. Permetterà di condividere le riflessioni sull'Europa e sui cambiamenti che devono avvenire, scoprire che cosa pensano gli altri, trovare eventi nelle vicinanze, organizzare un evento e seguire i progressi e i risultati della Conferenza.
La piattaforma digitale consta di sistemi di traduzione in 24 lingue europee. Questo consente per esempio ad un cittadino italiano di partecipare alle discussioni o eventi online che si svolgono in un qualunque altro Stato Membro dell’Unione Europea. La piattaforma individua 10 macro aree di discussione, ossia: cambiamento climatico e ambiente; salute; economia, giustizia sociale e occupazione; valori e diritti, stato di diritto, sicurezza; trasformazione digitale; democrazia europea; migrazione; istituzione cultura, gioventù e sport; altre idee.
Si partecipa al confronto sulla piattaforma in 4 diversi modi:
- Condividendo le proprie idee
- Discutendo le idee postate sulla piattaforma che si visualizzano sotto ciascun Si può anche mostrare il proprio sostegno o partecipare alla discussione con le proprie osservazioni.
- Partecipando a un evento - in tutta Europa vengono organizzati eventi virtuali o in presenza che vengono postati e quindi portati alal conoscenza di tutti gli utenti della
- Organizzando un evento
Per il MFE, essere presenti in modo strutturato ed efficace, nonché essere riconoscibili sulla piattaforma con le proprie proposte, diventa la condizione necessaria sia per veicolare il suo messaggio politico, sia valorizzare gli incontri sul territorio a tutti i livelli.
Il fine è essere maggioritari e influenti per condizionare i futuri processi decisionali, per far emergere la spinta nel senso di riforma federale dei Trattati europei.
Quello che è stato spiegato chiaramente nel corso della presentazione della piattaforma, rispondendo a domande specifiche in modo esplicito, è che l’argomento della revisione dei Trattati, considerato un tabù da molti Paesi membri, diventerà ineludibile se emergerà dal confronto e dalle richieste dei cittadini, sulla piattaforma. Da lì potrà essere veicolato sia ai panel europei dei cittadini, sia soprattutto, alla Plenaria.
La piattaforma sarà dunque nei prossimi mesi, fino alla conclusione del processo di confronto con i cittadini, lo strumento unico a nostra disposizione per veicolare idee e messaggi politici alla Conferenza.
Per riuscire a conseguire i nostri obiettivi, sarà pertanto necessario elaborare una strategia efficace e organizzare una accurata regia nazionale (ed europea) che permettano di non disperdere i nostri messaggi, di non annegarli nel mare di proposte che presto riempiranno la piattaforma, ma che, viceversa, ci permettano di egemonizzare il dibattito sul futuro dell’Unione europea orientandolo in modo da far emergere il consenso a sostegno di un’Europa che, per essere all’altezza delle aspettative dei suoi cittadini deve dotarsi delle competenze, dei meccanismi politici decisionali e delle risorse adeguate. In una parola diventare un’Unione politica federale.
Link di accesso alla piattaforma: https://futureu.europa.eu/?locale=it.
[1] Può essere consultata in https://futureu.europa.eu/pages/charter.
[2] La sessione plenaria della Conferenza sarà composta da rappresentanti del Parlamento Europeo, del Consiglio e della Commissione Europea nonché da rappresentanti di tutti i parlamenti nazionali, su un piano di parità, e da cittadini. Inoltre, saranno rappresentati anche il Comitato delle Regioni e il Comitato Economico e Sociale, le parti sociali e la società civile. L'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza dovrebbe essere coinvolto nei dibattiti riguardanti il ruolo internazionale dell'UE. Possono essere invitati rappresentanti delle principali parti interessate. Il Comitato Esecutivo trarrà le conclusioni della sessione plenaria della Conferenza e provvederà alla loro pubblicazione.
L’Unione dei Federalisti Europei (UEF) e il Gruppo Spinelli al Parlamento europeo lanciano l’Appello per chiamare a raccolta le forze che intendono battersi per costruire un’Europa sovrana e democratica.
Primi firmatari dell'Appello, con l’UEF, gli esponenti del Gruppo Spinelli al Parlamento europeo delle principali famiglie politiche (Gruppo del Partito Popolare Europeo PPE, Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici S&D, Renew Europe e Verdi / Alleanza Libera Europea, Gruppo della Sinistra GUE /NGL).
L'elenco delle adesioni al 9 maggio é pubblicato sul sito dell'UEF
L'appello è stato pubblicato in Italia da La Stampa, Il Messaggero, Il Secolo XIX, TRM Network.
Sostieni gli obiettivi dell'appello sulla piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa
Diffondi l'appello (presentazione Sway con le informazioni e la possibilità di firmarlo)
L'MFE promuove l'appello nell'ambito della sua campagna "La nostra Europa federale, sovrana e democratica.
La nostra Europa federale, sovrana e democratica
Nei momenti storici di grande cambiamento, se le comunità vogliono governare i nuovi processi ed evitare di cadere in un declino irreversibile, devono saper adattare le loro istituzioni. L'Unione europea, dopo la fine della guerra fredda, ha adattato le sue istituzioni con un primo passo cruciale creando l'unione monetaria; ma non è stata in grado di concordare una vera politica fiscale e sociale per l'euro. Più tardi, con il Trattato di Lisbona, ha rafforzato il ruolo legislativo del Parlamento europeo, ma anche in questo caso non è riuscita a creare una vera unione economica e politica per completare l'euro.
Come conseguenza, l'Unione europea si è trovata priva degli strumenti adeguati per reagire efficacemente alle sfide e alle crisi dell'inizio del XXI secolo: il crollo finanziario del 2008, i flussi migratori del 2015-2016, l'ascesa del nazional-populismo, fino al referendum sulla Brexit nel 2016. Questo ha determinato anche il rafforzamento del ruolo dei governi nazionali - inclusa un'eccessiva concentrazione di potere in seno al Consiglio europeo, bloccato da veti nazionali incrociati - e l'incapacità cronica di sviluppare una politica estera comune in grado di promuovere gli interessi strategici comuni dell'Europa.
Oggi, tuttavia, stiamo vivendo una storia diversa. Di fronte a una crisi sanitaria senza precedenti e al crollo delle sue economie, l'Europa ha reagito unita, mostrando una nuova volontà politica e indicando la via da seguire per il futuro dell'integrazione europea: ha posto le fondamenta per un’Europa della Salute con una strategia comune di vaccinazione senza precedenti, e ha dato vita ad un piano di ripresa finanziato da un debito comune che dovrà essere ripagato da tasse europee sui giganti digitali e finanziari e sulle emissioni inquinanti. Si tratta di un piano federale che deve diventare permanente perché fa compiere un grande salto all’Unione europea verso la creazione di un'Unione finanziaria e fiscale capace di affermare la sovranità europea sia all'interno che all'esterno.
In questa prospettiva, come cittadini europei, noi ora aspettiamo con grande speranza l'inizio della Conferenza sul futuro dell'Europa. Sarà il modo migliore per riunire cittadini, rappresentanti della società civile, ONG, sindacati, rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, per discutere e decidere come procedere per adattare le nostre istituzioni e completare la costruzione della nostra Europa federale: avendo chiaramente in mente che le decisioni fondamentali sul debito comune e sulla tassazione non possono rimanere indefinitamente nelle sole mani dei governi nazionali, ma devono essere prese in modo efficace, trasparente e democratico.
Noi oggi abbiamo bisogno e vogliamo un'Unione politica forte e legittimata, dotata delle necessarie risorse finanziarie e in grado di affrontare le grandi sfide transnazionali del nostro tempo, per agire con efficacia su un'ampia gamma di politiche, che vanno dal cambiamento climatico, alle crescenti disuguaglianze sociali, alla salute e alla migrazione, fino agli affari esteri e alla difesa. Per questo chiediamo anche di rafforzare la democrazia a livello europeo, con veri partiti e movimenti politici europei e con vere campagne elettorali europee che prevedano una circoscrizione elettorale pan europea con liste transnazionali guidate dai candidati alla presidenza della Commissione europea.
Noi ci battiamo per un'Unione che, allo stesso tempo, sia una comunità di destino e di valori e un modello per il mondo che nasce: per mostrare come vivere in pace, per costruire la solidarietà transnazionale e sociale e per rendere vincolante la protezione dei diritti umani, lo stato di diritto e le libertà fondamentali.
Crediamo fermamente che il nostro futuro sia in un'Europa democratica e sovrana. Il tempo per realizzarla è ora: ora o mai più. Non sprechiamo questa opportunità.
Primi firmatari:
- Sandro Gozi, Presidente dell’Unione dei Federalisti Europei (UEF) e Parlamentare europeo (Renew Europe)
- Brando Benifei, Presidente del Gruppo Spinelli e Parlamentare europeo (Socialisti & Democratici, S&D)
- Eva Maydell, Presidente del Movimento Europeo Internazionale (EMI) e Parlamentare europea (Partito popolare europeo, PPE)
- Esteban González Pons, Vice-presidente del Gruppo del Partito popolare europeo (PPE) al Parlamento europeo
- Danuta Hübner, già Commissaria europea, portavoce per il gruppo del PPE nella Commissione Affari costituzionali al Parlamento europeo
- Domènec Ruiz Devesa, Vicepresidente dell’UEF e portavoce per il gruppo S&D nella Commissione Affari costituzionali al Parlamento europeo
- Gabriele Bischoff, Vicepresidente di Europa-Union Deutschland (EUD), Vicepresidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo
- Pascal Durand, portavoce per il Gruppo Renew Europe nella Commissione Affari costituzionali al Parlamento europeo
- Daniel Freund, Parlamentare europeo del Gruppo Verdi / Alleanza libera europea, membro dell’Executive Board della Conferenza sul futuro dell’Europa
- Damian Boeselager, portavoce per il Gruppo Verdi / Alleanza libera europea nella Commissione Affari costituzionali al Parlamento europeo
- Dimitrios Papadimoulis, Vicepresidente del Parlamento europeo, Gruppo della Sinistra GUE /NGL
- Fabio Massimo Castaldo, Vicepresidente del Parlamento europeo, Movimento 5 Stelle
Il Movimento Federalista Europeo inieme alle altre sezioni dell'Unione Europea dei Federalisti è impegnato a diffondere e far sottoscrivere l'appello a personalità di tutti i settori della vita politica e sociale europea.
Le traduzioni dell'appello nelle principali lingue europee sono scaricabili in formato PDF dai link seguenti:
Le sottoscrizioni all'appello possono essere inviate via email a