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Brescia 24-9-2011

Sabato 24 settembre 2011 si è svolto a Brescia il Congresso regionale del MFE della Lombardia, al quale hanno partecipato i delegati delle sezioni che compongono il Centro regionale.

Il Congresso è stato preceduto da una raccolta pubblica di firme sull’Appello per la Federazione europea che si è svolta nella mattinata, che ha fruttato 105 firme in circa 3 ore.

Presieduto da Massimo Malcovati, il Congresso si è aperto con la relazione introduttiva del Segretario regionale Giovanni Solfrizzi, che alla consueta analisi della situazione politica mondiale, europea ed italiana ha fatto seguire le proprie considerazioni sul ruolo del Movimento Federalista Europeo oggi, concludendo poi con l’illustrazione della Campagna per la Federazione europea e della mobilitazione per l’ICE, con ampi richiami al dibattito svoltosi nella recente riunione della Direzione nazionale.

Il dibattito che è seguito, nel quale sono intervenuti lo stesso Malcovati, P. Lorenzetti, A. Costa, U. Pistone, C.M. Palermo, G. Benigni, G. Ganzu, L. Trumellini, S. Palermo e G. Spiaggi, è stato quasi completamente incentrato sulle indicazioni operative dell’azione, in particolare per quanto riguarda la Campagna per la Federazione europea.

Il Congresso ha poi discusso delle iniziative locali di reclutamento e formazione, che con il fondamentale contributo della GFE alimentano già da anni il Seminario regionale di formazione federalista che si tiene a Desenzano del Garda.

Al termine, il Congresso ha approvato la mozione riprodotta qui di seguito ed ha eletto il nuovo Comitato regionale e gli altri organi statutari (Collegio dei probiviri e dei revisori dei conti). Subito dopo la chiusura del Congresso, il nuovo Comitato regionale si è riunito brevemente per confermare le cariche regionali come segue
- Massimo Malcovati, Presidente
- Giovanni Solfrizzi, Segretario
- Paolo Lorenzetti, Corrispondente dell’Ufficio del Dibattito
- Ugo Pistone, Tesoriere

Il Comitato regionale ha anche esplicitamente affidato al Segretario regionale il ruolo di responsabile organizzativo della Campagna per la Lombardia.

Si possono vedere alcune foto della raccolta di firme e del congresso nella galleria fotografica.

* * *

Il Congresso regionale del MFE della Lombardia, riunito a Brescia il 24 settembre 2011,

considerato che

•    la crisi del debito sovrano e il rischio del collasso dell'euro mettono a serio rischio il progetto di costruzione dell'unità europea, potendo determinarne il fallimento;
•    le grandi crisi possono rappresentare anche grandi opportunità, in questo caso per progredire verso forme più strette di unità europea in senso federale;
•    l'esigenza di un governo europeo dell'economia è avvertita anche dai governi degli Stati membri dell'Eurozona;
•    nel dibattito politico europeo, e in modo significativo in seno allo stesso governo tedesco, si è già manifestata l'esigenza di superare il Trattato di Lisbona per costruire una più forte coesione tra gli Stati dell'Eurozona;
•    i governi continuano tuttavia a rimanere prigionieri degli schemi nazionali, interpretando la necessità del governo europeo nei termini di un semplice rafforzamento delle strutture intergovernative dell'UE, le quali sono destinate, in ultima istanza, a essere sottoposte alla guida di un direttorio franco-tedesco;

ribadisce che

•    il risanamento dei bilanci dei paesi indebitati non è sufficiente per uscire dalla crisi, ma è necessario un piano europeo di sviluppo sostenibile;
•    questo piano deve essere alimentato esclusivamente da risorse proprie, alle quali si dovranno aggiungere Euro Project Bonds per finanziare un programma di investimenti;
•    l'entità del bilancio dell'UE deve essere portata almeno al 2% del PIL europeo;
•    occorre istituire nell'Eurozona un governo europeo dell'economia e un'Unione fiscale, sotto la guida da un Ministro delle finanze europeo;
•    il perseguimento di questi obiettivi implica necessariamente il superamento in senso federale del metodo intergovernativo, in primo luogo nei settori della politica estera e di sicurezza, e quindi l’impegno al superamento dei Trattati nella prospettiva della realizzazione di una Federazione nella Confederazione;
•    questi obiettivi possono essere conseguiti soltanto con un nuovo Trattato/Costituzione e una Assemblea/Convenzione costituente, come indicato dall'appello per la Federazione europea

sostiene

la proposta di Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) per un piano europeo di sviluppo sostenibile approvata dalla Direzione Nazionale del MFE il 17 settembre scorso;

nella convinzione che

•    il successo del piano di mobilitazione dell'opinione pubblica europea costituisce la condizione per innescare un processo che superi i limiti del Trattato di Lisbona, entro i quali può essere attivata l'ICE, e persegua obiettivi più avanzati nella direzione dell'obiettivo della Federazione europea;
•    l'ampio consenso che i federalisti intendono costruire attorno alla proposta dell'ICE, rappresenta il veicolo attraverso il quale è possibile colmare il distacco dei cittadini dalle istituzioni europee, avviare a superamento in senso federale il deficit democratico delle istituzioni europee e permettere alla parte più avanzata del Parlamento europeo di assumere un ruolo di avanguardia nell'affermazione del principio della legittimità democratica nel governo del destino degli europei e nella costruzione dell'unità europea.

impegna

tutti i propri militanti a perseguire il sostegno della proposta dell'ICE da parte dell'UEF, del Movimento Europeo Internazionale, del Gruppo Spinelli e delle altre componenti della forza federalista;


ed invita le sezioni MFE e GFE della Lombardia

•    a promuovere fin dal livello locale la mobilitazione dei cittadini e di un ampio schieramento di partiti, sindacati, movimenti della società civile a sostegno della proposta di ICE, per rendere possibile il raggiungimento del traguardo di un milione di firme necessario a presentare la proposta alla Commissione europea;
•    ad avviare immediatamente la mobilitazione con ogni strumento della tradizione federalista, a cominciare dalla raccolta pubblica di firme sull’Appello per la Federazione europea, sfruttandone gli elementi di complementarietà rispetto alla proposta di ICE ed utilizzandola come chiave di accesso al dialogo anche con la classe politica e le amministrazioni locali.

  


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