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2020: l’Europa torna al centro della politica durante la crisi della pandemia

Il contesto

La diffusione della pandemia da Covid-19 ha innescato misure di contenimento che hanno provocato una crisi economica simmetrica europea, rischiando di innescare una nuova crisi del debito sovrano.
Ciò ha spinto i Governi ad agire assieme alle istituzioni europee cercare una soluzione politica comune: da qui la decisione del Consiglio europeo di luglio 2021 che ha approvato l’accordo sul Fondo Next Generation EU e sul nuovo Quadro finanziario pluriennale (QFP).

La principale innovazione è stata la creazione –anche se in via temporanea- del primo sistema di debito pubblico europeo per realizzare piani di sviluppo economico e riforme nei Paesi più colpiti dalla crisi economica, un chiaro segno di solidarietà europea. 

L’analisi politica del MFE

L’accordo sul Next Generation EU e il nuovo Quadro finanziario pluriennale (QFP) hanno riaperto la battaglia politica sulla questione delle risorse proprie e del sistema decisionale dell’UE (infatti il 75% delle risorse del bilancio europeo viene da contributi degli Stati membri, fatto che si traduce in un controllo politico nazionale sulla sua gestione).

Il Next Generation EU mette in luce la necessità di attribuire una competenza fiscale all’Unione europea per dare così autonomia di finanziamento e di azione all’UE nei tempi di crisi e senza le lungaggini degli accordi intergovernativi (il solo Next Generation EU ha richiesto mesi di trattative mentre negli USA in meno di un mese sono stati approvati piani per risolvere le emergenze).

L’azione del MFE

Durante i mesi del lockdown, il MFE non ha smesso di svolgere attività politica. Ricordiamo in particolare, oltre alle decine e decine di incontri online:

  • nel mese di aprile l’invio di un Memorandum al Governo italiano;
  • per i 70 anni della dichiarazione Schuman la realizzazione di un video con 100 testimonianze di politici; 
  • a luglio la raccolta di firme sull’appello I Mille Per L’Europa Federale, consegnate nelle mani del Presidente David Sassoli;
  • a ottobre-novembre la raccolta firme (Italia per un’Europa Federale) per chiedere al Governo italiano di avviare la Conferenza sul futuro dell’Europa.

2021: avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa (CoFoE), per un'Europa federale, sovrana e democratica

Il contesto

La CoFoE è stata un’occasione unica in cui i cittadini europei si sono confrontati con le istituzioni e i parlamentari europei e nazionali, per ragionare sulle sfide e le priorità dell'Europa di domani.

La Conferenza è stato il primo esperimento di proposta e dibattito democratico aperto a tutti i cittadini. Essa si componeva dei seguenti elementi:

  • Piattaforma digitale multilingue, per raccogliere le proposte concrete dei cittadini e delle loro organizzazioni, per commentarle e diffonderle;
  • Eventi decentrati organizzati da cittadini, organizzazioni e autorità nazionali;
  • Panel europei dei cittadini, estratti a sorte e che hanno contribuito ad elaborare le proposte;
  • Sessione plenaria della Conferenza, che ha raccolto le proposte ed elaborato la Relazione finale.

La CoFoE è durata un anno, dal marzo 2021-al maggio 2022.

L’obiettivo della CoFoE è stata l’elaborazione di un documento con le proposte di modifica dell’attuale Unione Europea.

Nel silenzio della stampa e dei media, hanno partecipato attivamente 500mila persone (la piattaforma della CoFoE è stata visualizzata circa 5 milioni di volte in un anno).

L’analisi politica del MFE

Per i federalisti europei, la CoFoE ha rappresento fin dall’inizio un’occasione irripetibile per proporre cambiamenti radicali, che, prendendo forza, possono diventare addirittura un’occasione per aprire una battaglia costituente.

L’avvio della CoFoE è stato rinviato numerose volte a causa del nodo problematico irrisolto su cosa fare dopo la Conferenza: avviare oppure no la riforma dei Trattati?

Su questo nodo politico si sono scontrati il Parlamento europeo (se i cittadini attraverso la Conferenza, chiedono di riformare i trattati allora bisogna avviare il processo di riforma) ed il Consiglio dell’UE – cioè i Governi - (tutte le riforme purché non si modifichino i Trattati): alla fine è stata raggiunta una soluzione di compromesso in cui il Consiglio dell’UE non ha preso una decisione definitiva e avrebbe atteso la conclusione della CoFoE.

L’azione del MFE

Nel 2020, e prima dell’avvio della CoFoE, l'MFE è sceso in campo con un Appello per La nostra Europa federale: sovrana, democratica, solidale per chiedere l’apertura a lungo rinviata della CoFoE.

Per questo motivo i federalisti europei hanno partecipato attivamente alla CoFoE:

  • con la pubblicazione nella piattaforma digitale della Conferenza, di proposte che chiedono la revisione dei Trattati dell'UE sui punti del potere fiscale dell’UE e dell’abolizione del potere di veto degli Stati ed il sulla contestuale attribuzione di poteri decisionali al Parlamento europeo.
  • Con l’organizzazione di decine e decine di eventi online e in presenza per far conoscere le loro proposte. L’azione è culminata con l’azione 100 assemblee cittadine per l’Europa Federale. La maggior parte degli eventi è avvenuta all’interno dei Consigli comunali.

A livello europeo l’Unione Europea dei Federalisti (UEF) ha partecipato ai lavori della Plenaria della Conferenza, sia con un proprio rappresentante (il suo Segretario Generale) sia attraverso i Parlamentari europei dell’Intergruppo Spinelli che condividono le posizioni federaliste all’interno del PE.

2022-2023: conclusa l’esperienza della Conferenza, si apre la battaglia per la riforma dei Trattati

Il contesto

Il Parlamento europeo, dopo la fine della CoFoE, ha adottato immediatamente una risoluzione in cui chiede al Consiglio europeo di aprire una Convenzione europea per avviare la riforma dei Trattati. Tuttavia il Consiglio dell’UE rimanda la decisione di un anno chiedendo al PE di predisporre una proposta di nuovo Trattato.

L’analisi politica del MFE

I risultati della Conferenza sul futuro dell'Europa sono stati un grande successo: perché le proposte emerse nella CoFoE dimostrano che i cittadini sono consapevoli della necessità di un’Europa più forte ed efficace.

Inoltre le principali proposte federaliste, come quella sulla creazione di un potere fiscale dell’UE, sono entrate tra le proposte finali della Conferenza.

L’azione del MFE

Dopo la fine della CoFoE, in Italia, le azioni del MFE si sono concentrate su tre azioni:

  • mobilitare l’opinione pubblica a sostenere i risultati della Conferenza; 
  • partecipare alla campagna elettorale dopo la caduta del Governo Draghi che allo slogan "Per un'Italia europea", ha ricordato ai cittadini il destino inscindibile dell'Italia e dell'Europa;
  • la raccolta firme sulla petizione europea al Consiglio dell’UE (Rispettate la volontà dei cittadini e della CoFoE) per chiedere l’avvio della Convenzione per la riforma dei Trattati e sostenere il Parlamento europeo nella sua azione riformatrice.

2022: l’aggressione russa all’Ucraina riapre il dibattito tra allargamento e approfondimento dell’UE

Il contesto

Il 2022 è l’anno del ritorno della guerra in Europa: nel mese di febbraio la Russia di Putin ha invaso l’Ucraina, che si difende coraggiosamente con il sostegno dai Paesi NATO, ed ha costretto l’esercito russo ad una dura e inaspettata guerra di posizione.

I Paesi europei, per affrontare l’emergenza, sostengono uniti lo sforzo bellico dell’Ucraina, l’accoglienza del gran numero di profughi e le politiche energetiche volte a ridurre la pericolosa dipendenza dal gas russo.

Infine l’Unione europea, ha conferito all’Ucraina lo status di candidato all’ingresso nell’UE.

L’analisi politica del MFE

Tuttavia, la crisi economica conseguente alla guerra ha mostrato la fragilità del sistema di reagire a shock improvvisi e perturbanti.

Inoltre l’irrisoria capacità di influenza sul proprio vicinato mette a nudo l’impotenza dell’UE nel campo della difesa e della politica estera.

L’inevitabile prospettiva dell’allargamento dell’UE a est – Ucraina, Georgia e Moldova – riapre il dibattito di accelerare il cantiere delle riforme delle istituzioni UE per gestire il nuovo scenario più complesso e allargato.

L’azione del MFE

L’azione del MFE si è concentrato nel partecipare alle manifestazioni di sostegno all’Ucraina (manifestazione online MoreEuropeNOW), a promuovere dibattiti e riflessioni sul tema dell’approfondimento / allargamento dell’UE, ruolo geopolitico dell’Europa, difesa europea e con l’appello “Un Ponte Aereo per l’Ucraina”.

 

  


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