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Cari Amici e care Amiche,

Ieri è stato presentato a Bruxelles il Rapporto sul futuro della competitività in Europa curato da Mario Draghi su incarico della Presidente della Commissione europea. Era un Rapporto molto atteso, di cui lo stesso Draghi aveva anticipato indicazioni generali e struttura; si sapeva che ancor più di quello predisposto da Enrico Letta sul completamento del Mercato unico avrebbe posto la questione di ridiscutere radicalmente l’impostazione attuale dell’Unione europea. Come c'era da aspettarsi, Draghi ha accompagnato la sua analisi sui deficit dell’UE e le proposte per uscire dallo stallo attuale con il riferimento alla necessità di modificare la governance dell’UE, ma non ha potuto offrire soluzioni a questo riguardo. Sicuramente hanno pesato i paletti di von der Leyen a questo proposito; il Rapporto tuttavia conferma che quello della governance resta comunque il nodo cruciale da sciogliere, perché senza una condivisione di sovranità a livello europeo, che permetta di dar vita ad una vera capacità di governo sovranazionale, purtroppo il piano complessivo presentato da Draghi rimarrà lettera morta. L’attuale debolezza politica dei governi nazionali europei rende ancora più remota la possibilità che trovino la forza di coordinarsi per realizzare in modo intergovernativo gli strumenti e le misure indicati nel Rapporto. Quest’ultimo sarà quindi per noi federalisti uno strumento di pressione forte a sostegno della necessità di una profonda e coerente riforma dei Trattati, e quindi per il lavoro con il Gruppo Spinelli nel Parlamento europeo così come per premere a livello italiano su Parlamento e Governo. 

Per segnalare la nostra posizione, questa mattina abbiamo diffuso un comunicato stampa a caldo sulla presentazione del Rapporto (lo trovate sul sito: https://www.mfe.it/port/index.php/interventi/presentazione-del-rapporto-draghi-sulla-competitivita). Abbiamo poi pensato all’opportunità di organizzare degli incontri on line di approfondimento sui vari aspetti del Rapporto, a partire proprio dalla questione degli strumenti di governance che diventano necessari in base al piano indicato da Draghi. Martedì sera, 17 settembre, alle 21, on line, si terrà quindi il primo incontro di un ciclo di 3, introdotto da Salvatore Aloisio e Luca Lionello. Nei prossimi giorni manderò la locandina e il link zoom. Per gli altri due appuntamenti l’idea è d focalizzarsi sulle proposte sulla difesa e su quelle di politica industriale ed economica.

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Colgo l’occasione di questa comunicazione per allegarvi la convocazione della DN con una modifica nell’odg. Venerdì scorso si è infatti concluso il seminario di Ventotene  (il 43° nazionale e il 40° internazionale), che, ancora una volta, non ha tradito le aspettative. Il Presidente e il Direttore faranno un resoconto dettagliato alla DN. Io ne approfitto per ricordarvi gli importanti momenti politici della seduta inaugurale (alla presenza dell’Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’UE, Josep Borrell, che ha richiamato sull’isola le autorità provinciali e regionali, e avuto molta eco sulla stampa), insieme a Guy Verhofstadt (che attualmente è il Presidente del Movimento Europeo Internazionale), alcuni parlamentari europei del Gruppo Spinelli e le massime cariche dell’Associazione Jean Monnet e della Casa Jean Monnet. Nel post sui social e sul sito MFE (https://www.mfe.it/port/index.php/notizie/importante-presenza-di-josep-borrell-al-seminario-di-ventotene) trovate anche il video dell’intervento di Borrell, che è stato estremamente efficace e chiaro, anche sulla necessità di una riforma dei Trattati. Ventotene ha offerto anche l’occasione per fare i primi passi in vista della costituzione di un nuovo Comitato per gli Stati Uniti d’Europa sulla base del modello di quelli costituiti da Jean Monnet. L’UEF, insieme all’Associazione Jean Monnet e al Gruppo Spinelli se ne fa promotrice, con un disegno ambizioso, che cerca di andare a costituire una nuova realtà di personalità di alto livello, vicine alle istituzioni europee e nazionali, che capiscano la necessità di mobilitarsi per l’obiettivo della riforma in senso federale dell'UE. A questi lavori ha partecipato anche l’ex Segretario generale del Parlamento europeo, Klaus Welle - ancora importante rappresentante della CDU tedesca - che ha garantito il proprio supporto al progetto. Importante, poi, nel corso del seminario, la presenza del Generale Camporini, che ha tenuto ottime relazioni sia al seminario nazionale che a quello internazionale; e infine è importante segnalare la presenza al seminario internazionale di una folta delegazione di giovani del WFM, provenienti dai diversi continenti, che ha arricchito il dibattito sul federalismo e ha contribuito al successo del seminario internazionale.

Nel darvi appuntamento a martedì prossimo per l’incontro di approfondimento sul Rapporto Draghi, vi saluto cordialmente,

Luisa Trumellini

 


Ordine del giorno della riunione della DN

 

  


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