L'Alto Rappresentante della Politica di estera e sicurezza dell'UE ha ricordato nell'isola dove fu scritto il celebre Manifesto Federalista che è necessario essere preparati alla prossima crisi e avviare subito una riforma dei trattati dell'Unione Europea.
Josep Borrell ha partecipato alla seduta inaugurale congiunta dei seminari italiano e internazionale che si è tenuto a Ventotene dal 1 al 6 settembre. Nel suo discorso ha ricordato i valori fondanti e i successi conseguiti dal processo di unificazione europea (la pace, il mercato e la moneta unica, la libertà di circolazione) che ha avuto inizio con il Manifesto scritto sull'isola di Ventotene da Spinelli, Rossi e Colorni ma che non è ancora stato completato. Borrell ha sostenuto che gli europei devono valorizzare l'identità comune e assumere le proprie responsabilità per proteggere i propri valori e dare un contributo alle sfide del riscaldamento globale e delle crisi internazionali. Il concetto della sicurezza sta diventando sempre più importante e l'Europa deve prendere nuove iniziative e ha bisogno di essere più unita. Ha ricordato in particolare la necessità di avere un debito comune, con tasse comuni votate dal Parlamento europeo per ripagarlo, e di disporre di un nuovo metodo per prendere le decisioni che non può ammettere il diritto di veto, anche se per questo occorre cambiare i Trattati.
Sempre domenica, Borrell ha preso parte alla riunione in cui è stato rilanciato il Comitato d'Azione per gli Stati Uniti d'Europa, creato da Jean Monnet nel 1955. Anche in questa occasione ha affermato che è necessario essere preparati alla prossima crisi e avviare subito una riforma dei trattati che rafforzi in particolare la politica estera e di sicurezza e superi il principio di unanimità.