Il 26 settembre il Board del Gruppo Spinelli al Parlamento Europeo ha inviato una lettera a Ursula von der Leyen per esprimerle la più profonda preoccupazione per il fatto che nelle lettere d’incarico per i Commissari designati non abbia fatto alcun riferimento alle riforme istituzionali e ai preparativi per l’avvio del processo di riforma dei Trattati.
Si tratta di un grave passo indietro rispetto all’impegno preso da Ursula von der Layen di fronte al Parlamento Europeo con il discorso del 18 luglio con cui ha chiesto il supporto alla sua rielezione a Presidente della Commissione Europea.
La lettera ricorda al Presidente della Commissione che il ruolo della Commissione è cruciale nelle fasi preliminari della procedura di riforma dei Trattati e che il supporto delle forze europeiste nel Parlamento Europeo alla candidatura dei nuovi Commissari dipende fortemente dal loro impegno a sostenere una riforma ambiziosa e profonda dell’Unione Europea.
Nel comunicato stampa, diramato congiuntamente dal Gruppo Spinelli e dall’Unione Europea dei Federalisti, si legge:
“Sono passati due anni dalla fine della Conferenza sul futuro dell'Europa, in cui i cittadini hanno dato un chiaro mandato per la riforma dei Trattati UE. Inoltre, è passato quasi un anno da quando, lo scorso novembre, il Parlamento europeo ha votato la convocazione di una Convenzione come conditio sine qua non per la riforma dei Trattati.
Eppure, nonostante tutto questo tempo e la sua candidatura che contava sui voti delle forze pro-europee, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen non ha intrapreso alcuna azione per attuare o avviare la discussione sulle riforme istituzionali, sulle modifiche dei trattati e sulle riforme della legge elettorale europea. Il Board del Gruppo Spinelli chiede ancora una volta alla Commissione europea di essere proattiva nel sostenere la riforma dei Trattati, dato il suo ruolo cruciale nello svolgimento delle fasi preliminari del processo di riforma dei Trattati (come previsto dall'articolo 48 del TUE).
Questa inazione arriva in un momento difficile per l'Unione europea, i segnali allarmanti provenienti dall'economia dell'UE e la crescente popolarità elettorale delle forze euroscettiche che vorrebbero distruggere l'Unione. Come ha dimostrato il rapporto Draghi, la riforma della governance dell'UE è necessaria per affrontare le sfide del momento, per migliorare la sua competitività e per prepararsi al futuro allargamento. L'inazione in questo momento di vulnerabilità all'interno dell'UE è inaccettabile, visto il crollo dell'ordine internazionale basato sulle regole e il ritorno della guerra nel continente europeo; la Commissione europea deve farsi avanti e fare di più. Per queste ragioni, il Gruppo Spinelli intende chiedere conto al Commissario designato durante le sue audizioni di valutazione, per garantire che la riforma dei Trattati non venga dimenticata.”
La lettera al Presidente della Commissione è fermata dai membri del Board del Gruppo Spinelli: i parlamentari europei Sandro Gozi (Renew Europe, Francia), Raquel García Hermida-Van Der Walle (Renew Europe, Olanda), Markus Ferber (EPP, Germania), Brando Benifei (S&D, Italia), Vivien Costanzo (S&D, Germania), Reinier Van Lanschot (Greens/EFA, Olanda), Gabriele Bischoff (S&D, Germania), Petras Austrevicius (Renew Europe, Lituania), Daniel Freund, (Greens/EFA, Germania), Klara Dobrev (S&D, Ungheria), Nikolaos Farantouris (The Left, Grecia) e Domènec Ruiz Devesa (Presidente dell’Unione Europea dei Federalisti).
Il Gruppo Spinelli è forte di 79 europarlamentari appartenenti ai partiti pro-europei presenti nel Parlamento europeo.
Lettera al Presidente della Commissione Europea →