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Riportiamo di seguito il documento sopracitato  avente per titolo “ Comitato di Forlì per la Federazione Europea e per un Piano europeo di sviluppo sostenibile “.

Le Associazioni politiche, economiche e sociali riunite a Forlì il 5 maggio 2012, consapevoli che in un mondo caratterizzato da una crescente interdipendenza nel quale tutti gli Stati sono coinvolti in processi di integrazione, la pace, la libertà,  la democrazia e la giustizia sociale possono essere  garantite soltanto da un ordine politico articolato su più livelli di governo, con l’attribuzione di poteri significativi al livello sopranazionale;

che a causa dell’incompiutezza del Progetto europeo dei Padri fondatori per un’Europa federale, l’Unione non ha i mezzi per promuovere lo sviluppo e la competitività, con gravi conseguenze per l’occupazione, i redditi e la coesione sociale;

che per uscire dalla crisi e affrontare le sfide della globalizzazione, l’Europa ha bisogno  di un governo democratico dell’economia, dotato di un bilancio federale di almeno il 2% del PIL , costituito da risorse proprie e di una politica estera e di sicurezza che le permetta di parlare con una sola voce nel mondo; affermano che dalla gravissima crisi mondiale , che investe l’Europa, non si esce solo con misure di austerità le quali, senza adeguate politiche di sviluppo, sono destinate a produrre recessione e a minare la competitività dell’economia europea; che è necessario che l’ Unione Europea promuova un Piano per lo sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile, finanziato da tasse europee sulle transazioni finanziarie e sulle emissioni di CO2 e da euroobbligazioni ( europroject bonds) per rilanciare la crescita e l’occupazione; si impegnano a contribuire a elaborare e promuovere progetti e iniziative a livello locale, regionale, nazionale ed europeo, per raggiungere gli obiettivi sopra esposti; a mobilitare le proprie forze e le reti nazionali ed europee di riferimento , disponibili per orientare l’opinione pubblica e i poteri pubblici verso gli obiettivi istituzionali e politici indicati, in particolare per quanto riguarda il lancio di un Piano europeo di sviluppo sostenibile anche attraverso l’attivazione di un’Iniziativa  dei Cittadini Europei (ICE), lo strumento di democrazia partecipativa previsto dal Trattato di Lisbona ( art. 11.4).

IL COMITATO DI FORLI’ PER LA FEDERAZIONE EUROPEA E PER UN PIANO EUROPEO DI SVILUPPO SOSTENIBILE SI E’ COSTITUITO CON QUESTI INTENDIMENTI E CON QUESTI IMPEGNI:

Aderiscono inoltre al Comitato di Forlì  per la Federazione Europea e per un Piano Europeo di Sviluppo sostenibile ( in attesa di costituire nelle loro città analoghi Comitati) e si dichiarano d’accordo con il Presidente Lucio Levi: Igino Poggiali, CD regionale del Mfe dell’Emilia-Romagna, Segretario Generale dell’Istituto Paride Baccarini e Segretario della Sezione MFE di Lugo, Leonardo Cesaretti, Consigliere di Presidenza del CIME e membro del CC del MFE, Marco Celli , Segretario della Sezione del MFE di Forlì e Vice-Presidente dell’Istituto Paride Baccarini, Daniele Piovaccari, Presidente regionale della GFE dell’Emilia-Romagna, Mario Ettore Barnabè, membro del CC del MFE, del CD regionale del MFE  e Segretario della Sezione di Imola del MFE, Giuseppe Pomicetti, membro del CD regionale del MFE e Segretario della Sezione di Cervia,  Marco Lombardo, membro del CD regionale del MFE e  segretario della Sezione MFE di Bologna ,  Orioli Paolo , membro del CD regionale e  della Sezione MFE di Bologna,  Piero Graglia, membro Cc del Mfe e del Cd della sezione di Forlì.

  


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