Invitiamo gli Enti locali e le Associazioni della società civile ad ogni livello a sottoscrivere l'appello per farsi portavoce delle richieste formulate dal Parlamento europeo e dai cittadini riuniti nella Conferenza sul futuro dell'Europa e chiedere al Governo italiano e ai rappresentanti in Parlamento di sostenere in tutte le sedi europee la richiesta di avviare la Convenzione e le riforme necessarie per la nascita di un’Europa federale, sovrana e democratica.
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Seguono il testo dell'appello degli Enti locali e quello delle Associazioni.
Gli enti locali per un’Europa solidale e di prossimità
Il Consiglio comunale/provinciale/regionale di ………………… riunito il …………….. in seduta aperta alla cittadinanza
CONVINTO
ancora di più di fronte al drammatico ritorno della guerra in Europa e al drammatico conflitto in Medio Oriente della necessità che l’Unione europea sia dotata con urgenza degli strumenti politici e delle risorse finanziarie per poter agire con efficacia ed essere, esternamente, un attore politico internazionale in grado di difendere i valori di democrazia, libertà, pace, ed internamente di farsi carico delle emergenze economiche e sociali che mettono a rischio lo sviluppo e la coesione delle nostre comunità, il futuro industriale e tecnologico del nostro continente, il passaggio ad un modello economico ecologicamente e socialmente sostenibile;
che gli impegni presi dalle istituzioni europee al termine della Conferenza sul futuro dell'Europa per dare seguito alle proposte elaborate democraticamente dai cittadini europei e dai territori anche in merito alle riforme necessarie per fare dell’Unione europea una vera comunità di destino, solidale e coesa, superando gli egoismi nazionali e il potere di veto dei singoli Stati, non possano essere disattesi senza provocare un vulnus democratico gravissimo;
PRESO ATTO
che il Parlamento Europeo
- il 9 giugno scorso, aveva votato una risoluzione accogliendo le proposte espresse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, e rivolgendo al Consiglio Europeo la richiesta di convocare una Convenzione per aprire una riforma dei Trattati;
- il 22 novembre ha approvato una ulteriore risoluzione chiedendo l’apertura di una Convenzione per la riforma dei Trattati (in base all’art. 48.2 del Trattato sull’Unione Europea) e accompagnandola con un rapporto dettagliato elaborato dalla Commissione Affari costituzionali (AFCO) con le proposte del Parlamento europeo per gli emendamenti ai Trattati necessari per dare seguito alle richieste della CoFoE e per rendere l’Europa più capace di agire, più coesa e più democratica.
Il Consiglio dell’Unione europea ha già trasmesso a dicembre questa richiesta al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ora deve investire i governi e chiedere loro una decisione, da prendere all’interno del Consiglio europeo a maggioranza semplice.
SOSTIENE
in quanto istituzione di governo vicina ai cittadini e baluardo di democrazia e partecipazione
la necessità di procedere alla riforma degli attuali Trattati dell’Unione europea come richiesto dal Parlamento europeo
E CHIEDE PERTANTO
al nostro Governo e ai nostri rappresentanti in Parlamento
- di agire uniti come europei e di impegnarsi per rafforzare la nostra casa comune;
- e di sostenere in tutte le sedi europee, e in particolare nel Consiglio europeo, la richiesta di avviare la Convenzione e le riforme necessarie per la nascita di un’Europa federale, sovrana e democratica nel solco di quanto indicato dai Padri fondatori e dal Manifesto di Ventotene.
Per un’Europa unita, solidale e capace di agire
Noi sottoscritti, ………………………………………………………………………………………………………………….
CONVINTI
- ancora di più di fronte al drammatico ritorno della guerra in Europa e al drammatico conflitto in Medio Oriente della necessità che l’Unione europea sia dotata con urgenza degli strumenti politici e delle risorse finanziarie per poter agire con efficacia ed essere, esternamente, un attore politico internazionale in grado di difendere i valori di democrazia, libertà, pace, ed internamente di farsi carico delle emergenze economiche e sociali che mettono a rischio lo sviluppo e la coesione delle nostre comunità, il futuro industriale e tecnologico del nostro continente, il passaggio ad un modello economico ecologicamente e socialmente sostenibile;
- che gli impegni presi dalle istituzioni europee al termine della Conferenza sul futuro dell'Europa per dare seguito alle proposte elaborate democraticamente dai cittadini europei e dai territori anche in merito alle riforme necessarie per fare dell’Unione europea una vera comunità di destino, solidale e coesa, superando gli egoismi nazionali e il potere di veto dei singoli Stati, non possano essere disattesi senza provocare un vulnus democratico gravissimo;
- che sia un profondo interesse dell’Italia e di tutti gli Stati membri superare gli attuali meccanismi decisionali che mantengono gli europei in uno stato di debolezza e impotenza e accrescere il bilancio dell’Unione europea per far fronte agli investimenti e agli interventi economici necessari per portare a termine con successo e in modo socialmente sostenibile le transizioni ambientale e digitale;
SOSTENIAMO LA RICHIESTA DEL PARLAMENTO EUROPEO
che il 22 novembre ha approvato una risoluzione chiedendo l’apertura di una Convenzione per la riforma dei Trattati (in base all’art. 48.2 del Trattato sull’Unione Europea) e accompagnandola con un rapporto dettagliato elaborato dalla Commissione Affari costituzionali (AFCO) con le proposte del Parlamento europeo per gli emendamenti ai Trattati necessari per dare seguito alle richieste della CoFoE e per rendere l’Europa più capace di agire, più coesa e più democratica.
Il Consiglio dell’Unione europea ha già trasmesso a dicembre questa richiesta al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che ora deve investire i governi e chiedere loro una decisione, da prendere all’interno del Consiglio europeo a maggioranza semplice.
CHIEDIAMO PERTANTO
al nostro Governo e ai nostri rappresentanti in Parlamento
- di sostenere in tutte le sedi europee, e in particolare in vista del prossimo Consiglio europeo, la richiesta di avviare la Convenzione e le riforme necessarie per la nascita di un’Europa unita, solidale e capace di agire, nel solco di quanto indicato dai Padri fondatori e dal Manifesto di Ventotene.