Anche l'action week di dcembre ha avuto diversi riscontri positivi dal punto di vista della mobilitazone federalista, per quanto riguarda sia il MFE e la GFE, sia L'UEF e la JEF. La conferma viene dalle segnalazioni, dalle immagini e dai resoconti giunti via mail e facebook in queste ore.
A complemento di queste informazioni, riassumo schematicamente quanto accaduto ieri a Strasburgo.
Alla prevista riunione su "A Constitutional Initiative from the MEPs NOW!", svoltasi il 12.12.12 nella sede di Strasburgo del Parlamento europeo al termine del presidio federalista organizzato nell'ambito dell'action week, hanno preso parte sessanta federalisti - in prevalenza giovani - provenienti soprattutto da Francia e Germania, e anche dall'Italia. Nonostante i lavori della plenaria ed i vari impegni, è stata registrata in sala la presenza di una decina di Parlamentari europei (Brok, Duff, Leinen, Pittella, Rinaldi, Susta, Toia, Trautmann, Wieland). A breve dovrebbero essere disponibili alcune immagini dalla pagina Facebook del MFE. Il dibattito, introdotto da Lucio Levi e dall'on Rinaldi, si è poi sviluppato in due momenti. Dapprima c'è stata una sorta di question time aperto da alcune domande poste da Levi e Spoltore, a cui si sono sottoposti di buon grado i parlamentari Duff e Trautmann, su come:
- inquadrare la progressiva autoesclusione/esclusione della Gran Bretagna dalle istituzioni europee e le conseguenze di questo processo sull'assetto istituzionale europeo a 27, 25 e 17;
- superare le resistenze francesi a promuovere un effettivo trasferimento della sovranità nazionale in campi cruciali quali la fiscalità, il governo del bilancio e dell'economia;
- sciogliere il nodo della legittimità democratica a livello europeo e nell'ambito del funzonamento del Parlamento europeo per governare l'euro e promuovere lo sviluppo;
- creare le risorse fiscali e di bilancio adeguati a livello europeo, ed in particolare nell'eurozona, per promuovere lo sviluppo.
In questa prima parte della riunione è emersa chiaramente sia la consapevolezza della necessità di affrontare e risolvere questi problemi, sia l'oggettiva difficoltà nella quale si trovano tuttora i parlamentari europei nel formulare proposte di soluzione. Il fatto è che la crisi continua a mordere, in alcuni paesi cruciali, come l'Italia, si addensano nuovi pericoli di instabilità politica oltre che economica, occorrono rimedi federali sovranazionali e gli slogan europeisti o le professioni di fede federalista senza i fatti non bastano più: di questo i parlamentari europei - almeno alcuni ed in particolare quelli che si sono intrattenuti con i federalisti sia pubblicamente sia in colloqui a latere della riunione - sono sempre più consapevoli. Si tratta di trasformare, e in fretta, questa consapevolezza in azione: a questo servono gli incontri come quello del 12.12.12 e le iniziative nei confronti dei parlamentari, della classe politica e dei governi e dell'opinione pubblica.
Vi è stato poi un secondo momento della riunione di Strasburgo, che ha coinvolto più direttamente gli aspetti politici ed organizzativi dell'azione federalista, che ha visto gli interventi di alcuni federalisti del Baden Württemberg e dell'Alsazia, oltre che dei federalisti italiani, da cui è emersa la proposta di organizzare nella primavera prossima un altra iniziativa a Strasburgo con la formula della Convenzione per la federazione europea, per coinvolgere nuovamente nel dibattito e nella formulazione di proposte sia parlamentari europei, sia esponenti dei partiti politici e di altre organizzazioni e movimenti. L'UEF Alsazia valuterà tempi e modi per formulare una proposta organizzativa in proposito.
Franco Spoltore