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La decisione del Consiglio europeo di ridurre il bilancio dell’Unione europea è un altro grave segnale dell’incapacità dell'Unione Europea di rispondere alle sfide che la incalzano. Una incapacità che paradossalmente emerge anche da un passaggio dello stesso comunicato finale del Consiglio europeo, in cui si  chiede che vengano introdotte nuove risorse proprie a partire da iniziative di gruppi di Stati, come quella promossa da undici paesi dell’Eurozona per introdurre la tassa sulle transazioni finanziarie, e non dall’Unione europea in quanto tale.

Bene hanno dunque fatto i capigruppo delle principali famiglie politiche europee al Parlamento europeo a contestare la decisione del Consiglio europeo. Tuttavia, non basta chiedere l'aumento delle risorse proprie dell'UE, perché i Trattati impongono che questa decisione sia presa all'unanimità.

Come da tempo sostiene il MFE,

- è necessario reperire nuove risorse proprie con una tassa sulla transazioni finanziarie e una carbon tax a partire dai paesi dell'Eurozona e fondare questa richiesta sulla spinta dal basso proveniente da almeno un milione di cittadini, utilizzando l'Iniziativa dei cittadini europei per un piano europeo di sviluppo sostenibile e per l'occupazione;

- occorre collegare il tema della creazione di un bilancio adeguato, e del rilancio della politica europea di sviluppo, ad un progetto politico costituente nel quadro dell’Eurozona; e in questo quadro è indispensabile avviare subito l'unione bancaria, fiscale, economica e politica e dar vita a quel governo economico e politico indispensabile per far uscire l'Europa dalla crisi.

Solo così gli europei potranno recuperare la sovranità ed il controllo democratico sulle decisioni determinanti per il loro avvenire, che  hanno perduto a livello nazionale, e che non hanno ancora riconquistato a livello europeo.

Per questo, in vista delle elezioni nazionali, il MFE ha chiesto ai candidati di impegnarsi a

- sostenere la creazione di un bilancio aggiuntivo ad hoc per l'Eurozona dotato delle risorse necessarie per avviare un New Deal europeo e le riforme necessarie per un controllo democratico della gestione di tale bilancio;

- dare impulso alla costruzione della Federazione europea a partire dai paesi dell'Eurozona attraverso una Convenzione costituente democratica, allo scopo di trasferire a livello sovranazionale i poteri e le risorse indispensabili nei settori della fiscalità, del bilancio e della politica economica.

9 Febbraio 2013

  


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