UNIONE POLITICA, CONVENZIONE COSTITUENTE E REFERENDUM POPOLARI EUROPEI: BISOGNA PASSARE DALLE PAROLE AI FATTI
Il dibattito sul futuro dell’euro è entrato in una fase cruciale. I nodi da sciogliere sono ormai quello della legittimità democratica e quello della creazione di una unione federale che renda strutturale la solidarietà tra i suoi membri e automatico l’accordo sull’impostazione dei bilanci nazionali.
IL MFE saluta pertanto con favore il rilancio del dibattito, non solo in Germania, ma anche in Italia, sulla necessità di realizzare l'unione federale europea, ma ricorda, a questo proposito, che si tratta di un obiettivo raggiungibile, a partire dai paesi dell’eurozona, solo se cresce la consapevolezza che sono necessarie sia un'iniziativa dei governi favorevoli a stringere un patto d'unione sia la convocazione di una ”Assemblea/convenzione” costituente che elabori una Costituzione federale da sottoporre a referendum popolare. In questa fase, solo una proposta politica innovativa capace di indicare la via dell’unità può dare risposte concrete al malessere crescente dei cittadini e arginare la marea del populismo antieuropeo. Qualsiasi altra posizione è insufficiente e perdente.
Si tratta allora di passare dalle parole ai fatti e di imboccare la strada indicata e sostenuta dal MFE nella Campagna per la federazione europea (www.mfe.it - www.wetheeuropeanpeople.eu), con la quale da mesi rivendica, nei confronti di parlamentari europei e nazionali, di governi e classi politiche:
"..... l'elaborazione, innanzitutto da parte dei parlamentari europei e prima delle elezioni europee del 2014, di un progetto di revisione dei Trattati europei, per definire una nuova architettura delle istituzioni europee che preveda :
- il rafforzamento dell'unità politica a partire dai paesi dell'Eurozona e con chi lo vorrà, in modo che le decisioni sul piano politico, economico e fiscale siano democratiche ed efficaci;
- l’introduzione di una clausola di integrazione differenziata nel nuovo Trattato/Costituzione che dia tempo sufficiente ai paesi recalcitranti o di unirsi ai paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall'Unione;
- la convocazione di un'Assemblea/Convenzione costituente composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di elaborare, sulla base del progetto redatto dal Parlamento europeo e superando i veti nazionali, una Costituzione federale;
- la ratifica della Costituzione con un referendum, da tenersi nei paesi che avranno partecipato alla redazione della Costituzione, in modo da fondare sulla volontà popolare l'unione federale degli europei;
- l'entrata in vigore della Costituzione quando sarà stata ratificata da una maggioranza degli Stati che hanno partecipato alla sua elaborazione, rappresentativa della maggioranza dei cittadini".
21 Agosto 2012