Comunicato stampa del Movimento federalista europeo.
Non possiamo non accogliere con soddisfazione le proposte che la commissione ha presentato ieri al Parlamento europeo. Un pacchetto ambizioso, un insieme di strumenti pensato per lasciare in eredità alle prossime generazioni un’Europa leader globale della nuova economia digitale, verde, solidale, inclusiva e sociale.
Nei prossimi mesi si apre una partita cruciale per il futuro dell’Unione europea, che deve vedere uniti le forze politiche pro-europee dei Parlamenti e dei governi nazionali, i cittadini e le forze sociali favorevoli ad un’Europa sempre più capace di politiche sovranazionali efficaci e ambiziose.
NEXT GENERATION EU
Nel nome del Fondo straordinario per la ripresa e il rilancio europeo
il programma per costruire l’Unione europea del futuro
La Commissione ha presentato ieri al Parlamento europeo le sue proposte per reagire alla crisi del COVID-19. Un pacchetto ambizioso, che raccoglie e supera il piano di Francia e Germania, appellandosi al valore storico, politico, civile e morale dell’unità degli Europei. Un insieme di strumenti pensato per lasciare in eredità alle prossime generazioni un’Europa leader globale della nuova economia digitale, verde, solidale, inclusiva e sociale.
Il cambio di passo dell’UE è evidente. Nel mezzo di una crisi economica drammatica, il destino intrecciato delle economie nazionali, legate dalla moneta comune e ormai strutturate come un sistema produttivo unico, rende necessario il rilancio economico di tutta l’Unione. I migliori interventi nell’Aula del Parlamento, rispondendo a Ursula von der Leyen, hanno ricordato la possibilità concreta di costruire l’unione politica. Come ha sottolineato martedì Sandro Gozi a nome dell’Unione dei Federalisti Europei, nel corso della riunione della Commissione Affari costituzionali: “Questi strumenti di cui stiamo discutendo devono essere iscritti in un quadro che ne garantisca il carattere permanente”; “in questo senso una revisione dei Trattati e una profonda riforma dell’Unione europea fanno parte della risposta duratura e efficace all’uscita dalla crisi””. (filmato su Youtube)
“Non possiamo non accogliere con soddisfazione questo pacchetto di proposte della Commissione europea”, spiega Giorgio Anselmi, Presidente del Movimento Federalista Europeo. “Vedremo a breve sia i dettagli tecnici, sia la reazione dei governi nazionali, ma sicuramente lo spirito che ha animato la Commissione va nella giusta direzione. Come federalisti europei sottolineiamo tre cose. In primo luogo, i governi più conservatori devono essere messi in condizione all’interno del Consiglio di non bloccare l’approvazione del Piano europeo e di non giocare al ribasso sul Quadro finanziario pluriennale: quindi avanti senza farsi bloccare dal veto di chi vuole fermare il cambiamento dell’Unione. In secondo luogo, queste proposte devono essere concepite solo come un passo per affrontare il vero nodo: la riforma delle risorse proprie, così tanto evocate in questo piano e che devono diventare una vera competenza europea, senza più dover passare dalle ratifiche unanimi degli Stati membri. Per questo bisogna accettare di mettere mano quanto prima ai Trattati su questo punto specifico. In terzo luogo, l’inevitabile conclusione delle decisioni che verranno prese non può che essere l’unione politica”.
“Nei prossimi mesi si apre una partita cruciale”, sottolinea Luisa Trumellini, Segretaria nazionale del Movimento Federalista Europeo. “Per promuovere la riforma dell’Unione europea, deve formarsi un’alleanza virtuosa tra le forze politiche pro-europee del Parlamento, i governi nazionali consapevoli che il proprio interesse coincide con il rafforzamento dell’Unione europea e i cittadini e le forze sociali che a loro volta capiscono il valore e i meriti di un’Europa coesa e forte. Anche il governo italiano ha un ruolo importante in questo schema. Infatti, mai è apparso più chiaro che la migliore politica per il nostro Paese è quella portata avanti nel quadro europeo, perché ogni giorno si conferma che il nostro vero interesse nazionale è in un’Europa sempre più capace di politiche sovranazionali efficaci e ambiziose”.
Pavia, 28 maggio 2020