Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). E' possibile scegliere se consentire o meno i cookie. In caso di rifiuto, alcune funzionalità potrebbero non essere utilizzabili.

Informazioni
Logo MFE

  

Onorevole,

 

il dibattito e le mozioni sulla politica europea approvate dal Parlamento costituiscono un segnale importantissimo nei confronti dei nostri partner europei e dimostrano che la coscienza del legame che unisce il destino dell’Italia a quello dell’Eurozona e del mercato unico europeo è forte e diffusa tra le forze politiche del paese; e che l’Italia è pronta a svolgere un ruolo propulsivo in vista del rafforzamento delle capacità di governo in campo economico e politico del quadro europeo.

 

A questo proposito tutte le mozioni richiamano la necessità di avere come punto di riferimento l’approdo agli Stati Uniti d’Europa, e in questa prospettiva evidenziano la necessità di dar vita ad una vera unione fiscale e di bilancio, l’esigenza di un piano europeo di sviluppo e crescita, e l’urgenza dei cambiamenti istituzionali necessari per realizzare questi obiettivi. Sono le tre tessere di un mosaico, per richiamare le parole del Presidente Monti, che devono condurre all’unità politica, tutte e tre ugualmente necessarie e reciprocamente interconnesse. Nessuna di queste può però prescindere dall’indispensabile chiarimento legato ad una differenziazione del quadro dei paesi che hanno scelto di adottare l’euro – che rappresenta una decisione prima di tutto politica, che comporta determinate e progressive cessioni di sovranità – rispetto ai paesi che hanno invece scelto di non adottare la moneta unica, proprio per le sue implicazioni politiche. La prospettiva costituente può chiaramente riguardare solo il primo quadro.

Pertanto, è urgente iniziare a riflettere sull'istituzionalizzazione di un'Europa a due velocità, con l’avvio di riforme che assicurino la coesistenza tra i due quadri e il rafforzamento sia del mercato unico che dell’Eurozona, che deve indirizzarsi verso la creazione di un'unione federale. In questa prospettiva il primo passo non può che essere la creazione di un governo dell’economia tra i paesi dell’euro, dotato di poteri reali, in grado di lanciare un piano europeo di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile. Un piano che dovrebbe essere finanziato da risorse proprie dell’ordine di almeno il 2% del PIL europeo, reperibili tramite una tassa sulle transazioni finanziarie e una carbon tax, e tramite l’emissione di Euro-project bonds finalizzati a investimenti per accelerare la transizione verso l’economia della conoscenza.

Spetta alle forze politiche più consapevoli, nel Parlamento europeo e a livello nazionale, avviare un processo di riflessione e avanzare proposte per la concretizzazione di questi passi politici indispensabili per sbloccare le contraddizioni che mettono ancora a repentaglio la sopravvivenza dell’euro e dell’intera Unione.

Colgo l’occasione per allegarle l’Appello Federal Union Now promosso nell’ambito dell’Unione europea dei federalisti, invitandola a firmarlo.

Con viva cordialità,

Franco Spoltore

Segretario nazionale Movimento Federalista Europeo

  


Segreteria nazionale

Via Villa Glori 8 - 27100 Pavia
C.F. 80010170183 - Tel.: 0382 530045 - Email: mfe@mfe.it

© Movimento federalista europeo 2024