AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI
On. Presidente, On. Ministro
come è stato opportunamente sottolineato anche nell’incontro Italo-spagnolo di ieri, il vertice di giugno sarà cruciale per porre sul tappeto l’avvio concreto dell’unione bancaria e per rispondere al problema della disoccupazione giovanile.Questi temi sono però strettamente legati alla realizzazione delle quattro unioni e di quella politica in particolare, come sembrano sempre più spesso ricordare esponenti del governo tedesco. Per esempio l’Agence europe di ieri riporta come il Ministro Schauble abbia ribadito in un’intervista su Les Échos che “«Idéalement, l'union bancaire aurait besoin d'un mécanisme de restructuration européen uniforme. Ceci nécessite effectivement une modification des traités. En Allemagne, nous y sommes prêts, mais d'autres pays craignent que ça ne dure trop longtemps ». Concludendo che «nous n'échapperons pas au besoin de réformer les institutions et de les rendre plus démocratiques ». Il che implica, sempre secondo Schauble, «naturellement d'abandonner une part de souveraineté».
Con queste premesse, è chiaro che se non si scioglie il nodo politico istituzionale europeo l’unione bancaria in senso compiuto non partirà. Per scioglierlo, e per saggiare la reale volontà della Germania e di altri paesi di percorrere questa strada, bisognerebbe porre apertamente da un lato il problema di come realizzare nel breve periodo l’obiettivo politico della federazione a partire dall’eurozona; e, dall’altro lato, indicare lo strumento indispensabile da creare per promuovere, sempre nel breve periodo, lo sviluppo e l’occupazione nell’area euro (cioè un bilancio autonomo, basato su risorse fiscali proprie derivanti da tasse sovranazionali come quella per le transazioni finanziarie e sulla CO2, controllato democraticamente).
Solo così si porrebbe nei suoi termini concreti e in un disegno più generale la questione posta dal Ministro Schauble, e si potrebbero isolare gli strumenti tecnico-giuridici minimi per procedere alle necessarie revisioni dei Trattati o per proporne di nuovi.
Il tempo ormai stringe. Confidiamo nella Vostra opera ed azione affinché l’Italia prenda l’iniziativa su questo terreno per far sì che il Vertice di giugno segni davvero una svolta.
Con ossequio
Lucio Levi Presidente nazionale MFE
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Franco Spoltore Segretario nazionale MFE
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