Al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi
30 gennaio 2016
Signor Presidente,
i federalisti esprimono soddisfazione per la Sua decisione di venire a Ventotene per lanciare un segnale di rilancio dell’idea europea e per ribadire l’impegno da parte dell’Italia di far sì che l’Europa non si limiti alla manutenzione dell’esistente. I federalisti confidano nella Sua volontà d’agire in senso europeo. Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono senza soluzione se si perseguono politiche solo nazionali o se si pensa di poter conservare l’attuale inadeguata architettura istituzionale e di governo dell’euro e della sicurezza interna europea.
E’ indispensabile il ritorno al centro della costruzione europea della volontà politica e di una salda leadership da parte dei governi più lungimiranti e consapevoli. In questa ottica Lei, il Suo Governo e l’Italia, forti della tradizione federalista europea del nostro paese, hanno l’opportunità di giocare un ruolo decisivo in campo europeo. Un ruolo almeno pari, se non superiore, a quello che l’Italia ebbe all’inizio della costruzione europea con i Presidenti Luigi Einaudi ed Alcide De Gasperi. Un ruolo che l’Italia seppe di nuovo giocare agli inizi degli anni Settanta nel promuovere l’elezione diretta del Parlamento europeo; e che sostenne nel corso degli anni Ottanta con il progetto di Unione europea di Altiero Spinelli e quindi con il lavoro svolto dal futuro Presidente Azeglio Ciampi e da Tommaso Padoa Schioppa per dar corpo al progetto Delors, ed attuare il disegno di Mitterrand e Kohl per la moneta unica.
Oggi si tratta di prendere decisioni storiche altrettanto importanti per realizzare l’unione fiscale, quella economica e quella politica in ambito euro; e per promuovere il governo della sicurezza interna. Decisioni che solo i Capi di Stato e di governo possono prendere, perché riguardano la sfera della sovranità degli Stati e richiedono la definizione di un nuovo quadro europeo di legittimazione democratica. Solo andando oltre il sistema di Schengen e della sola unione monetaria, si potranno preservere la sicurezza e la libertà di circolazione dei cittadini, insieme alla possibilità di governare lo sviluppo economico su scala continentale.
Queste sono state le preoccupazioni al centro dell’intervento, che Le allego, del Presidente del MFE Giorgio Anselmi il 22 gennaio a Roma in occasione della cerimonia di consegna del Solenne Riconoscimento “Altiero Spinelli” ai costruttori dell'Europa federale al Presidente emerito Giorgio Napolitano, il quale ha a sua volta in quella stessa occasione sottolineato l’urgenza per l’Europa di andare avanti, se non vuole perdersi ed essere marginalizzata.
Il MFE, con la Campagna per la federazione europea, di cui Le allego le due petizioni che contengono le principali rivendicazioni federaliste, farà tutto il possibile per promuovere una crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica e della classe politica italiana su questi temi e, attraverso la nostra organizzazione europea - l’Unione europea dei federalisti -, per sviluppare nei paese chiave dell’Eurozona delle iniziative analoghe.
RingraziandoLa per l’attenzione, con i sensi della più alta stima
Franco Spoltore – Segretario nazionale