Nella conferenza stampa, il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto, tra le altre cose, sui temi della fiscalità europea, del ruolo dell'euro, sulle carenze istituzionali dell'Unione europea e sulla necessità di procedere verso la vera soluzione: un bilancio federale europeo, un titolo di debito europeo, un'unione bancaria compiuta, un mercato dei capitali integrato.
La conferenza stampa ha avuto luogo il giorno dopo il Consiglio Europeo sui vaccini e la strategia contro il COVID dell'Unione europea, che ha visto le solite divisioni e tensioni tra i governi. E’ tempo che l’Unione europea smetta di essere la somma delle volontà di 27 Stati nazionali quando sono in gioco beni essenziali per i cittadini europei.
La pandemia dimostra che serve una competenza europea e una capacità di azione diretta dell’UE anche in questa materia. Ne abbiamo parlato martedì nel webinar "Pandemia e vaccini, meriti e liniti dell'Unione Europea. Cosa deve cambiare"; qui la registrazione video del dibattito.
Riportiamo i passaggi principali della conferenza stampa:
"Cosa determina il ruolo internazionale del dollaro?
1) il debito pubblico, il debito del Tesoro americano, è il titolo più scambiato nel mondo. Noi abbiamo il debito dei vari paesi, ma il debito dei vari paesi non ha quella caratteristica del debito del Tesoro americano, vale a dire essere completamente privo di rischi. Questa è una prima cosa.
2) La seconda cosa è che hanno un mercato dei capitali gigantesco, dove tutte le società possono emettere azioni, e le azioni di queste società vengono scambiate ovunque allo stesso prezzo; noi non abbiamo un’unione dei capitali, non abbiamo un mercato unico dei capitali.
3) Abbiamo un’unione bancaria che è stata avviata qualche anno fa con grandi sforzi, ma incontra ancora vari ostacoli – loro hanno un’unione bancaria.
Da dove viene questo titolo? Viene dal fatto che gli Stati Uniti hanno un bilancio federale, e noi non lo abbiamo (abbiamo un piccolo bilancio che, per carità, ora sta crescendo con la pandemia, ma insomma non è utilizzato per affrontare le situazioni di debolezza o di forza dei singoli paesi europei, non è utilizzato, come dicono gli economisti, in funzione anticiclica, cioè di stabilizzazione dell’economia). Quindi tutto questo fa dire che va benissimo parlare di valore internazionale dell’euro; ma non bisogna farsi troppe illusioni, finché non si risolvono questi problemi. Poi ho anche detto che bisogna arrivare verso l’unione fiscale. Sarebbe importante avere un impegno politico dell’Europa in quella direzione.
L'Eurobond è uno strumento per proseguire l’integrazione economica; è un passo fondamentale, non è solo un titolo emesso: Eurobond sta a fronte di un bilancio comune.
Continuo a dire la stessa cosa da tanti anni. E’ importante ridirle, le cose, però perché uno dei pericoli è che certi messaggi ad un certo punto spariscano, e spesso sono l’unica risposta a tanti problemi. Quindi poi ci si ingegna, per non affrontare la risposta giusta che chiede però un investimento politico imponente da parte di alcuni paesi; e ci si ingegna a cercare altre risposte non rilevanti ai problemi.
Occorre sempre avere ben chiaro questo: la risposta essenziale uno deve sempre sapere qual è.
Una specie di Eurobond è quello che è uscito dalla Commissione europea per finanziare il NextGenerationEU. Questo non è un Eurobond, perché poi la questione fondamentale è se questa è un’iniziativa una tantum oppure se stabilisce una procedura che continua."