I lavori del Comitato federale del MFE di sabato 27 marzo sono stati dedicati alle proposte e alla condivisione delle linee guida della prossima campagna del MFE, dopo la decisione presa dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione europei con la dichiarazione comune del 10 marzo di dare finalmente avvio alla Conferenza sul futuro dell’Europa.
La relazione introduttiva del Presidente Giorgio Anselmi ha tracciato un quadro approfondito delle dinamiche internazionali, mettendo in rilievo la crisi al momento irreversibile dell’ordine mondiale promosso dagli USA a partire dal secondo dopoguerra. In questa crisi, che prolunga una transizione ancora confusa, la divaricazione tra gli interessi americani e quelli europei tende ad allargarsi, e sono evidenti le difficoltà dell’Unione europea nella competizione globale, e il prezzo che rischia di pagare. E’ questa debolezza dell’Europa la ragione profonda alla base dell’urgenza di una riforma politico-istituzionale dell’Unione; ed è in questa ottica che come federalisti valutiamo anche i cambiamenti che stanno avvenendo all’interno dei partiti, sia a livello italiano che europeo, e l’avvio del nuovo governo Draghi.
La Segretaria nazionale, Luisa Trumellini, ha invece concentrato la sua relazione sull’avvio della Conferenza, e soprattutto sulla partenza della campagna dei federalisti. I tempi della campagna saranno dettati da quelli della Conferenza stessa e dal processo che ne seguirà. Una delle ipotesi è che tra un anno la Conferenza si chiuda con una Dichiarazione che avvii – sulla base del consenso che prevedibilmente si manifesterà in seno alla Conferenza per un’Europa più capace di agire e incisiva in alcuni materie cruciali, e quindi bisognosa di essere dotata di nuovi strumenti, risorse e poteri – il processo di riforma dei Trattati, per arrivare alle elezioni del 2024 con un nuovo trattato quantomeno sul tavolo, se non già firmato e in iter di ratifica. Cruciale il lavoro che farà la plenaria della Conferenza in parallelo alle attività di consultazione e dibattito con i cittadini, ma soprattutto cruciale il ruolo del Parlamento europeo e l’asse che saprà creare con alcuni parlamenti nazionali e i governi che vogliono il cambiamento in Europa.
Per quanto riguarda la campagna del MFE, un elemento fondamentale è dato dal fatto che la sua azione si inserisce nel quadro europeo che l’UEF sta iniziando a promuovere e grazie al quale i federalisti possono avere un rapporto diretto con l’avanguardia federalista all’interno del Parlamento europeo. L’UEF ha appena lanciato un Appello insieme al Gruppo Spinelli (La nostra Europa federale, sovrana e democratica) che conferma la piena condivisione delle priorità politiche e dei contenuti su cui impegnare la nostra organizzazione.
Per uno schema riassuntivo della campagna, trovate in allegato la presentazione in PDF delle proposte e delle indicazioni finora condivise. La campagna si svilupperà su tre direttrici: l’azione – soprattutto a livello nazionale, ma insieme ai contatti sul territorio – sui decisori politici, ed in particolare sul Parlamento europeo, sui parlamenti nazionali e sui governi, per mettere al centro e spingere sulle riforme necessarie all’Unione europea per farsi un’Unione federale; l’azione a livello locale, con un lavoro appena iniziato nel quadro della proposta Insieme per la Conferenza sul futuro dell’Europa, per iniziare a sensibilizzare tutti gli interlocutori sul processo che si sta avviando con la Conferenza – e contemporaneamente per raccogliere adesioni sull’Appello UEF–Gruppo Spinelli e preparare il terreno per l’organizzazione dell’Assemblea cittadina per l’Europa federale che ogni sezione dovrà tenere verso ottobre; infine l’azione, in sinergia sempre tra livello nazionale e locale, per coinvolgere gli enti locali, le amministrazioni, e con essi le forze politiche locali.
Registrazione video della relazione di Giorgio Anselmi
Registrazione video della relazione di Luisa Trumellini
Schema riassuntivo della campagna
Appello UEF-Gruppo Spinelli La nostra Europa federale, sovrana e democratica