Domenica 11 ottobre si svolgerà da Perugia ad Assisi, la Catena Umana della pace e della fraternità, che quest’anno sostituirà la tradizionale marcia che non potrà svolgersi, a causa della situazione di emergenza sanitaria.
MFE e GFE sono membri attivi del coordinamento che promuove la Marcia della Pace e hanno aderito all’iniziativa di quest'anno. Alcuni federalisti emiliano-romagnoli prenderanno parte alla Catena Umana in rappresentanza del movimento, se altre persone volessero unirsi e partecipare possono scrivere a Marco Celli (
Questi i riferimenti nazionali degli organizzatori (è necessario iscriversi per partecipare):
email:
www.perugiassisi.org
www.perlapace.it
Vorremmo portare alla vostra attenzione il testo del comunicato diffuso i giorni scorsi dal Comitato Marcia PerugiAssisi che riportiamo di seguito, che giustifica ancora di più la nostra adesione e partecipazione (la partecipazione di Sassoli molto probabilmente sarà annullata, essendo al momento in autoisolamento fiduciario a causa della positività al virus di un membro del suo staff).
Comunicato stampa “Comitato Marcia PerugiAssisi”
Il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, parteciperà alla Catena Umana per la pace e la fraternità che si formerà domenica 11 ottobre 2020 lungo la strada che va da Perugia ad Assisi.
“Sarà la prima volta di un Presidente del Parlamento Europeo alla PerugiAssisi. Altre volte abbiamo invitato i presidenti della Camera e del Senato, ma in un momento così difficile, vogliamo riaffermare la nostra cittadinanza europea e l’urgenza di fare dell’Europa un grande strumento di pace e di giustizia.
Noi abbiamo bisogno dell’Europa come abbiamo bisogno della pace. Abbiamo bisogno di salvarla da tutti quelli che la vorrebbero sempre più debole, frammentata e marginalizzata. Ma abbiamo anche un grande bisogno di cambiarla e di renderla sempre più vicina, solidale e nonviolenta. E, per questo, abbiamo bisogno di completarne la costruzione politica.
Abbiamo bisogno urgente di un’Europa che sappia valorizzare ogni vita umana e assicurare a tutti una vita dignitosa. Un’Europa che sappia garantire la sicurezza umana di ogni persona, senza lasciare per davvero nessuno indietro.
Abbiamo bisogno di affrontare collettivamente le tante crisi sociali aperte e di costruire una nuova economia a servizio delle persone non più basata sulla competizione ma sulla cooperazione.
Allo stesso tempo, abbiamo bisogno di fare dell’Europa un soggetto politico di pace, autonomo e indipendente, determinato a rafforzare e democratizzare le Nazioni Unite per un ordine mondiale più giusto, pacifico e democratico centrato sul diritto internazionale dei diritti umani. Insieme dobbiamo lavorare strenuamente per fermare il cambiamento climatico, affrontare i drammi delle migrazioni, mettere fine alle guerre e ai traffici delle armi. Anche per questo dobbiamo riaprire i cantieri di costruzione della Casa Comune Europa e della Comunità del Mediterraneo.”