Martedì 7 giugno alcuni federalisti milanesi hanno partecipato a un incontro organizzato presso la Società Umanitaria sul tema "Dall'Unione europea all'unione degli europei", collegato alla presentazione di un numero monografico della rivista "Comprendre".
Presiedeva Arturo Colombo che, ricordando la nascita del periodico nel 1950 per iniziativa del federalista Umberto Campagnolo, è risalito alla fondazione del MFE avvenuta a Milano nell'agosto del 1943 con l'obiettivo - oggi ancora non raggiunto - della Federazione europea, e ha invitato i presenti a firmare l'Appello, cosa che parecchi hanno fatto a fine incontro.
Giuseppe Galasso, direttore di "Comprendre", ha parlato delle positività e dei limiti di una Unioneancora incompiuta e ha espresso la sua "ardente speranza" che si raggiunga finalmente l'unità politica, cosa che implica, ha sottolineato, il passaggio di sovranità nella politica estera e di difesa e in quella economico-fiscale dagli Stati all'Europa. L’altro relatore, Sergio Romano, condividendo l'analisi di Galasso sulla realtà dell'Unione, ha sottolineato fra l'altro "il ruolo fittizio del cosiddetto ministro degli Esteri dell'Unione"; ma ha espresso la sua personale opinione che l'integrazione ormai non possa più procedere con lo slancio dei primi cinquant'anni, bensì attraverso una lenta evoluzione spinta via via dalle necessità.
Al contrario Claudio Bascapè, in un breve intervento a nome del MFE, ha richiamato la drammatica urgenza della costruzione dello Stato federale, ormai condivisa da larghi strati del mondo economico, come hanno dimostrato le forti dichiarazioni di Emma Marcegaglia del 29 maggio: costruzione che può nascere solo da un primo nucleo iniziatore, sempre che la classe politica europea sappia ancora esprimere leader all'altezza della sfida.