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L'UEF ha pubblicato un policy breaf dal titolo "Strengthening and Deepening the Economic and Monetary Union within the Current Treaties: Possibilities and Limits (25 Proposals)".

Esso costituisce un primo contributo al dibattito sul report "Improving the functioning of the European Union building on the potential of the Lisbon Treaty" in corso di preparazione da parte del Comitato per gli Affari Costituzionali del Parlamento europeo con co-relatori Elmar Brok (PPE) e Mercedes Bresso (S&D). Il documento dell'UEF analizza le possibilità e le difficoltà di realizzare un miglioramento sostanziale dell'Unione Economica e Monetaria (UEM) nel quadro dei trattati attuali e avanza 25 proposte specifiche in tal senso. In particolare, il brief sostiene che:

  1. La legittimità democratica della UEM potrebbe essere rafforzata con un coinvolgimento sostanziale del Parlamento europeo nel processo decisionale economico, con una migliore ripartizione tra il potere esecutivo e quello legislativo e con la creazione di un Comitato per l'UEM - o Super-comitato - all'interno del Parlamento Europeo.
  2. Come base di partenza per un governo economico e fiscale dell'Eurozona si potrebbero concentrare in un unico organismo le prerogative e funzioni principali che riguardano questa materia, fondendo le posizioni del Presidente dell'Eurogruppo e del Vice-Presidente della Commissione. La nuova figura istituzionale diverrebbe de-facto il "ministro delle Finanze dell'UME", responsabile per lo sviluppo e l'attuazione della politica economica e fiscale dell'UEM.
  3. Un bilancio proprio per l'Eurozona consentirebbe l'attuazione delle politiche macroeconomiche di convergenza e di investimento volte a sostenere la crescita nell'Eurozona e ad aumentare la sua capacità di recupero. Se le misure qui proposte fossero realizzate (in particolare se fossero implementate in un unico pacchetto o all'interno di una singola read-map), costituirebbero un notevole miglioramento del funzionamento dell'UEM.

Il documento dell'UEF mette inoltre in evicenza le limitazioni imposte dai trattati. Le potenzialità di sviluppo dell'autonomia finanziaria dell'Unione Europea e dell'UEM sono compromesse dall'assenza del potere di riscuotere imposte e di emettere debito sovrano e da un potere di spesa limitato. L'assenza di responsabilità politica al livello europeo quando vengono prese decisioni con il metodo intergovernativo è il principale ostacolo alla loro democraticità, efficacia e applicabilità. Per raggiungere una sistemazione definitiva in queste aree e assicurare un futuro sostenibile all'UEM occorre mettere subito mano ai trattati, attendere è troppo rischioso.

 

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