Il Congresso si è aperto alle 11 con un dibattito pubblico nel Palazzo della Provincia dal titolo "Verso le convenzioni democratiche per rifondare l'Europa. Sovrana, unita e democratica. Le proposte della Francia, le responsabilità dell'Italia", con la presenza di rappresentanti delle forze politiche e sociali locali e dei parlamentari Benifei, Scuvera e Orellana.
Il congresso regionale lombardo MFE si è svolto in due momenti:
a) in mattinata una convenzione con le forze politiche e sociali di Pavia , moderata da Federico Butti, Presidente della sezione MFE di Pavia e aperta dalle relazioni di Luisa Trumellini, segretaria nazionale MFE, Brando Benifei, parlamentare europeo; Chiara Scuvera, Camera dei Deputati, Luis Alberto Orellana Senato della Repubblica e chiusa dall'intervento della segretaria regionale Anna Costa;
b) l'attività congressuale vera e propria sotto la direzione del Presidente Giovanni Solfrizzi e con la relazione introduttiva della Segretaria Anna Costa.
In mattinata, dopo i saluti del presidente del Consiglio comunale Antonio Sacchi, della Vice-presidente della Provincia di Pavia Milena D'Imperio, dell'Assessore alla Cultura Giacomo Galazzo, anche in rappresentanza del Sindaco, ha introdotto i lavori Luisa Trumellini che ha messo in particolare rilievo l’occasione rappresentata dalle proposte del Presidente francese Macron: la Francia, dopo anni di orientamento sovranista, indirizza il suo impegno verso un'Europa sovrana, unita e democratica. Macron delinea un progetto sia per il mercato unico, che deve diventare più coeso e solidale, sia per fare dell’Eurozona, all’interno dell’Unione europea, una potenza economica e industriale in grado di competere su scala globale. Solo creando una sovranità politica a livello europeo sarà possibile per i cittadini tornare ad essere realmente sovrani, vale a dire in grado di difendere i propri valori e i propri interessi nel mondo, e solo così potrà tornare la fiducia nella politica e nelle istituzioni - fiducia che oggi è compromessa proprio dalla debolezza e dall’impotenza degli Stati nazionali. L’Italia ha una grande responsabilità in questo percorso verso un’Europa federale, in particolare per sostenere le riforme dell’Eurozona, meno facili da accettare da parte della Germania, a partire dalla necessità di un bilancio ad hoc finanziato da risorse proprie.
Brando Benifei, nel suo intervento, ha a sua volta rimarcato l'esigenza di una riforma della governance dell’area euro e di un forte incremento del bilancio europeo in modo che sia adeguato per poter fare gli investimenti di cui l’Europa nel suo complesso ha bisogno, per poter creare meccanismi di stabilizzazione e per sostenere le riforme strutturali dei paesi membri. Ha anche sottolineato l’esigenza di accrescere le competenze europee in materia di ambiente, politica estera e sicurezza.
Chiara Scuvera, deputata PD ha condiviso l'analisi di Trumellini e ha richiamato l'esigenza di un maggiore avanzamento nel campo della politica sociale e della tutela dei più deboli.
Il senatore Luis Orellana, dopo aver ricordato che l’Eurobarometro attesta che il consenso da parte dei cittadini è tornato a crescere in tutta Europa, tranne che in Italia, si è soffermato sull’audizione del Sottosegretario Gozi alla Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, sul tema delle Convenzioni democratiche. Orellana, dopo aver spiegato che il governo italiano si sta impegnando a studiare come realizzare questa procedura, ha sottolineato l’importanza di questo momento democratico per sostenere la riforma federale dell’Europa.
Sono poi intervenuti esponenti delle forze politiche Roberto Calabrò, segretario PD Pavia, Alberto Gatti, coordinatore provinciale giovani di Forza Italia, Niccolò Fraschini di Idea pavia, Simone Marchesi; segretario provinciale giovani del PD e dei sindacati CGIL e CISL. Ha chiuso i lavori Anna Costa che ha richiamato l'attenzione sul momento strategico delle scelte per l'Italia e per l'Europa, sulla necessità che tutti coloro che questa mattina si sono dichiarati federalisti europei, devono essere cassa di risonanza per fare aumentare il consenso anche perché il tempo per agire è poco.
Nel pomeriggio i lavori congressuali si sono svolti nella sede MFE di Pavia alla presenza di quaranta delegati, in rappresentanza di nove delle quindici sezioni lombarde, alcuni dei quali hanno giustificato l'assenza. Erano rappresentate le sezioni di Pavia, Milano, Como, Bergamo, Brescia, Gallarate, Erba, Valtellina Valchiavenna, Varese.
Dopo l'introduzione del Presidente Giovanni Solfrizzi, che ha richiamato e verificato gli adempimenti congressuali formali, Anna Costa ha svolto la relazione introduttiva incentrata soprattutto sulla difficile situazione in cui versa l'Italia, alle prese con gli effetti di una crisi economica e finanziaria derivante dal processo di globalizzazione che incide sui cittadini, disorientati e facile preda delle parole d'ordine dei movimenti populisti e nazionalisti che stanno prendendo sempre più spazio. A maggior ragione l'impegno dei federalisti deve essere ancora più incivivo e capillare in tutti i contesti possibili (nelle scuole, con le forze politiche e sindacali, con le molteplici organizzazioni della società civile, tra la gente con banchetti nelle piazze delle varie città, con la presenza sui social). E' necessario convincere i cittadini dando corrette informazioni che mettano in evidenza la debolezza delle parole d'ordine populiste e nazionaliste e, a tal proposito, è fondamentale l'attività di formazione, non solo dei giovani, ma un'attività di formazione permanente per tutti negli incontri periodici nelle varie sedi, con lo scambio di idee e di informazioni.
Al termine è stata presa visione dell'ordine del giorno (allegato) che è servito anche come ulteriore spunto per il dibattito lungo e approfondito, che si è svolto in un clima positivo e collaborativo. Ecco una sintesi degli interventi: per la sezione di Gallarate Antonio Longo ( ha puntualizzato alcuni aspetti della posizione di Macron e ha messo in rilievo come l'Europa è l'unica prospettiva per l'Italia e dobbiamo trasmetterlo ai nostri interlocutori); Guido Monti della Sezione Valtellina Valchiavenna ( ha dato la notizia della costituzione del comitato provinciale per l'Europa e della sezione GFE, di un incontro con il parlamentare europeo Banfi a Morbegno, e che bisogna lavorare per l'apertura ad altre organizzazioni, anche sull'Unità europea); Salvatore Palermo della sezione di Como ( è preoccupato per la deriva populista e nazionalista e plaude alle posizioni di Macron. Le sezioni di Como ed Erba sono in fase di rinnovamento e ringiovanimento in un contesto territoriale in cui è molto difficile far presa a causa della chiusura di alcune fabbriche e della forte presenza populista); il segretario di Gallarate Massimo Giunti (ha informato sulle numerose iniziative in sezione ma ha rilevato la necessità di intercettare quelle zone grigie della società per attirarle a favore dell'Europa); Beppe Benigni segretario di Bergamo (ha messo in rilievo l'importanza del ruolo di Macron, che ha veramente dato una speranza all'Europa, dal punto di vista organizzativo la sezione è cresciuta in termini di iscritti. Bisogna lavorare a breve per la Convenzione anche allargando la base dei nostri alleati, citando un incontro prossimo con le Acli di Bergamo e auspicando un'attività di formazione a livello Lombardo, oltre quella di Desenzano); Paolo Lorenzetti segretario della sezione di Milano ( se anche i sondaggi in Italia sono sfavorevoli, è convinto che la gente si renderà conto che l'alternativa ai settant'anni di Europa non è il ritorno al fascismo. Macron è la leadership occasionale che ci serve e noi dobbiamo spingere per un maggior ruolo dell'Italia, ha ricordato tra le attività milanesi una serie di incontri di formazione per i giovani , di altre iniziative in programma, tra cui il 2 dicembre la convenzione con le forze politiche e sociali, di cui ha distribuito l'invito e il programma); Federico Butti presidente della Sezione di Pavia (stiamo svolgendo, come avete potuto notare stamani, un lavoro incisivo federalista nei confronti dei partiti, enti e associazioni varie del territorio in particolare con i sindacati :si è già svolto un incontro presso la CGIL e se ne prevede a breve un altro con la CISL, è arrivato al quattrodicesimo anno il progetto di educazione europea nelle ultime classi degli istituti superiori di Pavia che quest'anno ha visto aumentare le richieste di interventi, con un contatto capillare con circa duemila studenti; gli conferenze sono svolti in collaborazione con la GFE, a breve anche incontri con la stampa e varie le attività di formazione in sede MFE-GFE); Matilde Ceron, segretaria della nuova sezione di Varese ha richiamato un'attività di formazione con un ruolo delle parti, federalisti e nazionalisti entrambi svolti da ragazzi della GFE, e un recente incontro con il presidente della GFE); Luisa Trumellini ha fatto riferimento all'intervento di Benigni che ha centrato alcune questioni: l'importanza del ruolo di Macron, che non è stato ancora ben compreso, ottima l'idea di un corso di formazione a breve per le sezioni lombarde. Ha poi ricordato l'importanza della convenzione di Roma in gennaio e della necessità di riempire almeno un pullman dalla Lombardia); Marco Sartorelli della Sezione di Milano ( è preoccupato per l'ascesa populista, richiama favorevolmente Macron e spera che non sia isolato e comunque ammira il coraggio dei francesi, che entrano “a gamba tesa “nelle trattative per il governo tedesco).
Al termine del dibattito e dopo alcune piccole modifiche, l'ordine del giorno viene approvato all'unanimità.
Giovanni Solfrizzi nel passare al punto dell'elezione del nuovo Comitato regionale, in vista della necessità di coinvolgere nell'impegno federalista più militanti possibile, propone di allargare il numero dei componenti, invito che le varie sezioni condividono: il nuovo comitato risulta composto da 58 membri più 1 rappresentante della GFE regionale.
Il comitato si è poi riunito e ha eletto presidente Giovanni Solfrizzi, segretaria Anna Costa, tesoriere Pierfrancesco Franzoni, corrispondente ufficio del dibattito Carlo Maria Palermo. Sono stati confermati i precedenti membri del Comitato regionale dei Probiviri e dei Revisori dei Conti.
Anna Costa, segretaria regionale MFE Lombardia
ORDINE DEL GIORNO
Il Congresso regionale del MFE della Lombardia, riunito a Pavia l’11 novembre 2017,
prende atto
del nuovo clima di rilancio della prospettiva dell’integrazione politica europea dopo le prese di posizione del Presidente francese Macron per un’Europa sovrana, unita e democratica;
evidenzia al tempo stesso
i rischi e le sfide che ancora incombono sull’Europa, a causa sia degli squilibri economici insostenibili fra gli Stati membri, sia delle gravissime minacce sul piano della sicurezza interna ed esterna, sia dell’emergenza migratoria - tamponata, ma non sicuramente risolta -, sia del risorgere dei micronazionalismi, come testimonia la pericolosa crisi in Spagna in seguito alle pretese secessioniste della Catalogna;
sottolinea
la necessità per l’Italia di esercitare un ruolo attivo per il rilancio dell’Unione europea, dandosi un progetto europeo capace di coniugare le proprie riforme interne con quelle europee; al tempo stesso,
denuncia
la particolare fragilità del nostro paese, frutto della sua grave e perdurante instabilità politica, della situazione economica e finanziaria compromessa dall’esorbitante debito pubblico, dalle difficoltà che incontra il processo di riforma e modernizzazione;
richiama pertanto
tutte le forze politiche europeiste a contrastare la pericolosa diffusione nella società di sentimenti populisti e nazionalisti e a condividere a livello nazionale un forte impegno per il risanamento finanziario e per le riforme indispensabili per ridare slancio al sistema-paese; e a sostenere in modo unitario il processo delle riforme di natura federale necessarie per fare dell’Eurozona un’unione politica, a partire innanzitutto dalla creazione di un bilancio specifico per l’area euro di dimensioni adeguate per garantire le politiche e gli investimenti necessari in campo economico sociale, industriale, per la politica estera e di sicurezza.
Invita
tutte le sezioni lombarde del MFE a perseguire insieme alla GFE - nella molteplicità delle rispettive attività e iniziative - gli obiettivi della mobilitazione e della formazione permanenti nei confronti delle forze politiche e sociali e delle amministrazioni locali, dei giovani - a partire dal mondo della scuola e dell’università - e dell’opinione pubblica;
impegna
gli organi regionali del MFE lombardo ad organizzare iniziative con i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, insieme alle forze politiche e sociali e della società civile, per focalizzare l’attenzione sugli obiettivi della Campagna per un’Europa federale anche in vista della Convenzione nazionale di fine gennaio a Roma.
Pavia, 11 novembre 2017