Unione federale ora!
NOI CITTADINI EUROPEI INDIRIZZIAMO LA SEGUENTE PETIZIONE
AL PARLAMENTO EUROPEO
- preoccupati per il perdurare della crisi finanziaria ed economica, deploriamo il ritardo e l'inadeguatezza dei provvedimenti approvati dai governi a livello nazionale ed europeo;
- convinti che il risanamento dei conti pubblici degli Stati e la disciplina di bilancio siano misure necessarie, ma insufficienti per uscire dalla crisi;
- persuasi che, con un'economia integrata a livello europeo e una moneta unica, le politiche economiche nazionali siano totalmente inadeguate a stimolare lo sviluppo e a tutelare le generazioni future;
- consapevoli che, in assenza di adeguate iniziative europee per lo sviluppo, la recessione economica è destinata ad aggravarsi, rendendo insostenibile la condizione dei paesi più indebitati, provocando l'erosione dei redditi, la disoccupazione di massa, la rottura della coesione sociale;
- coscienti che la crisi non è solo economica ma anche politica e istituzionale e che non può essere affrontata solo con soluzioni intergovernative;
- certi di interpretare le istanze provenienti dalla società, dall'economia e dalla cultura europea, che chiedono di sciogliere senza ritardi i nodi della legittimità democratica dell'Unione europea e del governo della fiscalità, del bilancio e della moneta, in modo che le istituzioni europee possano riguadagnare il consenso dei cittadini e della comunità internazionale;
CHIEDIAMO
1 - l'attivazione di un Piano europeo di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile basato su investimenti in infrastrutture, la riconversione in senso ecologico dell'economia, l'uso di energie rinnovabili, la ricerca e l'innovazione –, ricorrendo alla procedura delle cooperazioni rafforzate (previste dall’art. 333 del Trattato di Lisbona), che permette di associare alle decisioni il Parlamento europeo; il piano sarà finanziato con risorse proprie e tramite il raddoppio del bilancio europeo con imposte europee (come quella sulle transazioni finanziarie e quella sull'emissione di CO2, a parziale sostituzione di imposte nazionali e realizzando una più equilibrata distribuzione del carico fiscale tra i livelli di governo locale, regionale, nazionale ed europeo) e con l'emissione di euro-obbligazioni per investimenti (euro project bonds);
2 - l'elaborazione, prima delle elezioni europee del 2014, di un progetto di revisione dei Trattati europei, per definire una nuova architettura delle istituzioni europee che preveda :
- il rafforzamento dell'unità politica a partire dai paesi dell'Eurozona e con chi lo vorrà, in modo che le decisioni sul piano politico, economico e fiscale siano democratiche ed efficaci;
- l’introduzione di una clausola di integrazione differenziata nel nuovo Trattato/Costituzione che dia tempo sufficiente ai paesi recalcitranti o di unirsi ai paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall'Unione;
- la convocazione di un'Assemblea/Convenzione costituente composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di elaborare, sulla base del progetto redatto dal Parlamento europeo e superando i veti nazionali, una Costituzione federale;
- la ratifica della Costituzione con un referendum, da tenersi nei paesi che avranno partecipato alla redazione della Costituzione, in modo da fondare sulla volontà popolare l'unione federale degli europei;
- l'entrata in vigore della Costituzione quando sarà stata ratificata da una maggioranza degli Stati che hanno partecipato alla sua elaborazione, rappresentativa della maggioranza dei cittadini.
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