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Marcia per l’Europa, la bandiera UE proiettata sul Colosseo |
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Europa: la strada di una nuova partenza è passata da Roma? |
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Il Foglio/Europa Nova |
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Roma, vince la paura: flop di partecipazione alle manifestazioni anti UE |
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Interviste a margine della manifestazione "March for Europe", organizzata a Roma dal Movimento Federalista Europeo |
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Trattati di Roma; la protesta fa flop: antagonisti fermati prima di arrivare |
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I sessant'anni dell'Europa: proposte per il futuro al di là delle celebrazioni |
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Roma, quattro cortei e due sit-in. Manifestazioni pacifiche nel giorno del vertice al Campidoglio |
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Des milliers de fédéralistes à Rome pour une autre Europe que celle des banques |
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Die Europäer wollen zusammenbleiben |
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La división de opiniones sobre el futuro de Europa, más evident que nunca en las calles de Roma |
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Marchan en Roma para exigir unidad, paz y bienestar en la UE |
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Los nacionalismos acechan la idea de Europa en su 60 aniversario |
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L'altra cara de la cita romana |
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Plusieurs milliers de manifestants défilent pour un réveil de l'Europe |
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Les chemins d'un nouveau départ sont-il passés par Rome? |
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Libération |
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Des milliers de manifestants à Londres contre le Brexit, le jour des 60 ans du Traité de Rome |
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Europhiles et europhobes manifestent en marge des commémorations du Traité de Rome |
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Face aux crises, les Vingt-sept s'engagent à faire front ensemble |
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Des milliers de manifestants en marge des 60 ans du Traité de Rome |
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Le monde |
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A Rome, l'Union européenne fête ses soixante ans et s'offre une parenthèse ensoleillée |
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Le monde |
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Les défenseurs de l'Europe s'organisent en Italie en marge de l'anniversaire du Traité de Rome |
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Le Figaro |
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NL |
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EU citizens send strong anti-nationalist message from Rome |
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Euractiv.com |
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March for Europe 2017 in Rome - MEPs participating in the March |
European Commission |
L’unificazione europea è stata, e resta, la condizione necessaria per la pace, la prosperità e il progresso del nostro continente. Per oltre 60 anni le Comunità europee e l’Unione europea hanno reso possibile il nostro sviluppo economico e sociale, garantito e rafforzato le nostre democrazie, abolito la forza delle armi sostituendola con la forza del diritto.
Questo è il momento, per chi vuole davvero l'Europa, di far sentire la propria voce e di mostrare che è ancora maggioranza in questo continente. E' il momento di un salutare shock popolare pro-europeo, di una mobilitazione di tutte le forze ed istituzioni a cui sta a cuore il destino del nostro continente. |
L’occasione è rappresentata dal sessantesimo anniversario del Trattato di Roma, il 25 marzo 2017, a Roma, ormai considerata come una scadenza spartiacque nella politica europea. Un’occasione che non potrà essere semplicemente celebrativa, ma che dovrà servire per manifestare il BISOGNO DI PIU’ EUROPA, sia in termini istituzionali democratici sia per quanto riguarda la realizzazione di vere politiche continentali.
Tutti – dal singolo cittadino, ai responsabili degli enti locali, dei partiti politici, dei sindacati, delle organizzazioni di categoria e della società civile – possono aderire alla manifestazione tramite la segreteria cittadina o regionale del MFE, che provvederà a rendere pubblici gli elenchi delle persone, enti ed organizzazioni che hanno aderito.
Organizzatori e supporter:
E’ oggi necessario riconoscere quanto di buono l’Unione Europea ha fatto per i cittadini europei, garantendo loro 70 anni di pace e di progresso sociale ed economico. Se oggi questi valori sono in pericolo è perché il processo di integrazione europea è rimasto fermo per troppo tempo; è quindi ora che i cittadini tornino a far sentire la loro voce contro il ritorno dei nazionalismi e per chiedere che si avvii un processo di riforma delle istituzioni europee che le renda più forti e più democratiche.
E’ anche importante riconoscere che i sostenitori dell’Europa unita non sono inascoltati: è molto lunga la lista delle personalità politiche che hanno appoggiato la Marcia per l'Europa del 25 marzo, molte delle quali sono state in piazza insieme ai cittadini per manifestare per l’unità politica dell’Europa.
Personalità istituzionali
Jüri Ratas, Primo Ministro estone
Laura Boldrini, Presidente della Camera
Federica Mogherini, Vice-Presidente della Commissione europea,
Romano Prodi, già Presidente del Consiglio e Presidente della Commissione Europea
Mario Monti, già Presidente del Consiglio e Commissario europeo
Emma Bonino, già Ministro degli esteri e Commissaria europea
Sandro Gozi, Sotto-segretario alla Presidenza del Consiglio
Markku Markkula, Presidente del Comitato delle Regioni
Enrique Baron Crespo, già Presidente del Parlamento Europeo
Josep Borrell, già Presidente del Parlamento Europeo
Miguel Maduro, già Ministro portoghese
Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia
Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio (in attesa di conferma)
Membri del Parlamento europeo
Brando Benifei
Mercedes Bresso
Elmar Brok
Enrique Calvet Chambon
Silvia Costa
Jonás Fernández
Francesc Gambús
Sylvie Goulard
Nathalie Griesbeck
Roberto Gualtieri
Danuta Hübner
Eva Kaili
Andrey Kovatchev
Alain Lamassoure
Jo Leinen
Luigi Morgano
Alessia Mosca
Victor Negrescu
Maite Pagazaurtundúa Ruiz
Gianni Pittella
Elly Schlein
Alyn Smith
Patrizia Toia
Guy Verhofstadt
Daniele Viotti
Boris Zala
Daniele Zoffoli
Membri dei parlamenti nazionali
Francesco Bonomo
Marco Di Maio
Laura Fasiolo
Paolo Fontanelli
Paolo Gandolfi
Anna Giacobbe
Pia Locatelli
Irene Manzi
Davide Mattiello
Claudio Moscardelli
Giulia Narduolo
Luis Alberto Orellana
Matteo Orfini
Andrea Orlando
Lia Quartapelle Procopio
Simonetta Rubinato
Chiara Scuvera
Angelo Senaldi
Gianluca Susta
Marcin Święcicki
Bruno Tabacci
Sandra Zampa
Giorgio Zanin
Diego Zardini
Altre istituzioni europee
Enrique Baron Crespo, Former EP President
Emma Bonino, Former EP President
Josep Borrell, Former European Commissioner
Andrew Duff, Former MEP
Federica Mogherini HR/VP
Mario Nava, Director at DG Fisma (EC)
Emily O’Reilly, European Ombudsman
Romano Prodi, Former President of the EC and Italian PM
David Sassoli, Vice-President of the EP
Autorità locali
Ancona
Belfiore
Bollengo
Bologna
Brescia
Cagliari
Campobasso
Carmignano
Carpi
Castelfranco Piandiscò
Castrocaro Terme
Cerro al Volturno
Chivasso
Colleretto Giacosa
Comuni bassa Romagna Ravennate
Elmas
Faenza
Ferrara
Figline e Incisa V.no
Fiorano d'Ivrea
Firenze
Forlì
Formia
Formigine
Frosinone (Comune e Provincia)
Gaeta
Genova
I° Municipio di Roma
Ivrea
Latina
Livorno
Londa
Massa Carrara
Milano
Minturno
Modena
Negrar
Pavia
Perugia
Pescantina
Piombino
Pisa
Poggio a Caiano
Povegliano
Provincia di Frosinone
Provincia Frosinone
Provincia Isernia
Ravenna
Reggio Emilia
Regione Emilia Romagna
Regione Piemonte
Regione Umbria
Rimini
Rocca Priora
Romano Canavese
S.Andrea Frius
San Pietro in Amantea
San Pietro in Cariano
Santa Sofia
Sapri
Strambino
Thiene
Tuscania
Unione comuni Rubicone e mare
Ventotene
Verona
Viterbo
Zagarolo
Zevio
Altre personalità
Giuseppe Abbati, General Secretary of AICCRE
Isabelle Durant, President of The Spinelli Group
Monica Frassoni Co-chair of the European Green Party
Eva Giovannini Journalist and RAI TV reporter
Christopher Glück President of the Young European Federalists
Accademici e intellettuali
Daniel Innerarity, Philosopher
Kalypso Nikolaïdis, Director of the Centre for International Studies at Oxford University
Jean Quatremer, Journalist
Beppe Severgnini, Vice-Director of Corriere della Sera and Director of Sette
Eugenio Scalfari, Journalist and writer
Albert Solé, Film Director
Loukas Tsoukalis, Professor of European integration at the University of Athens
Rappresentanti della società civile
Luis Alvarado Martinez, President of the European Youth Forum
Guillaume Klossa, Initiator of CIVICO Europe and President of Europa Nova
Christophe Leclercq, Founder of Euractiv.com
Paolo Magagnotti, President of the European Journalists Association
Niccolo Milanese, President of European Alternatives
Frédéric Vallier, SecGen of the Council of European Municipalities and Regions
Jeremy Wates, SecGen of the European Environmental Bureau
Il Movimento federalista europeo aderisce all'appello "La nostra Europa: unita democratica solidale" sottoscritto dalle organizzazioni e dai movimenti che promuovono alcune delle manifestazioni in favore dell'Europa che si terranno a Roma il 23, 24 e 25 marzo.
In occasione dei sessanta anni dalla firma dei trattati di Roma ci riuniamo, consapevoli che, per salvare l'Europa dalla disintegrazione, dal disastro sociale ed ambientale, dalla regressione autoritaria, bisogna cambiarla.
Un grande patrimonio comune, fatto di conquiste e avanzamenti sul terreno dei diritti e della democrazia, si sta disperdendo insieme allo stato sociale, a speranze e ad aspettative.
Negli ultimi anni, con trattati ingiusti, austerità, dominio della finanza, respingimenti, precarizzazione del lavoro, discriminazione di donne e giovani, anche in Europa sono cresciute a dismisura diseguaglianza e povertà.
Oggi siamo al bivio: fra la salvezza delle vite umane o quella della finanza e delle banche, la piena garanzia o la progressiva riduzione dei diritti universali, la pacifica convivenza o le guerre, la democrazia o le dittature. Crescono sfiducia, paure ed insicurezza sociale. Si moltiplicano razzismi, nazionalismi reazionari, muri, frontiere e fili spinati.
Un'altra Europa è necessaria, urgente e possibile e per costruirla dobbiamo agire. Denunciare le politiche che mettono a rischio la sua esistenza, esigere istituzioni democratiche sovranazionali effettivamente espressione di un mandato popolare e dotate di risorse adeguate , il rispetto dei diritti sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali, difendere ciò che di buono si è costruito, proporre alternative, batterci per realizzarle, anche nel Mediterraneo e oltre i confini dell'Unione.
Ci vuole un progetto di unità europea innovativo e coraggioso, per assicurare a tutti e tutte l’unico futuro vivibile, fondato su democrazia e libertà, diritti e uguaglianza, riconoscimento effettivo della dimensione di genere, giustizia sociale e climatica, dignità delle persone e del lavoro, solidarietà e accoglienza, pace e sostenibilità ambientale.
Dobbiamo essere in grado di trasformare il "prima gli italiani, gli inglesi i francesi”, in “prima noi tutte e tutti", europei del nord e del sud, dell'est e dell'ovest, nativi e migranti, uomini e donne.
Ripartiamo da qui, da Roma, uniti e solidali, per costruire quel campo che, oltre le nostre differenze, nel nostro continente e in tutto il mondo, sappia essere all'altezza della sfida che abbiamo di fronte.
Invitiamo ad aderire a questo appello, a promuovere e inserire in questa cornice comune eventi e appuntamenti nel prossimo periodo in Italia e in tutta Europa, a essere a Roma il 23.24.25 marzo per mobilitarci in tante iniziative, incontri, azioni, interventi nella città e realizzare una grande convergenza unitaria.
Il comitato organizzatore
per adesioni e informazioni:
Documento proposto dal Consigio Italiano del Movimento Europeo
in vista della manifestazione federalista del 25 marzo e
sottoscritto dalle organizzazioni elencate in calce
CAMBIAMO ROTTA ALL’EUROPA
Un mondo di pace, solidarietà e giustizia esige più Europa di pace, di solidarietà e giustizia. Eppure l’Unione europea può disgregarsi per gravi errori di strategia politica ed economica, per l’inadeguatezza delle istituzioni e la mancanza di democrazia. Sono stati costruiti muri con i mattoni degli egoismi nazionali soffocando l’idea d’Europa che sanciva la libertà di circolazione delle persone. Così rischia di disintegrarsi la comune casa europea, disegnata nel “Manifesto di Ventotene”, che unisce la prospettiva dello stato federale alla democrazia europea, alla pace e alla lotta alle diseguaglianze. E così si cancellano le speranze di milioni di europei.
Negli ultimi dieci anni le politiche di austerità hanno frenato gli investimenti nell’economia reale, esasperato le diseguaglianze, creato precarietà e destrutturato il modello sociale europeo.
L’Europa deve essere terra di diritti, di welfare, di cultura, di innovazione. Dovrebbe aver appreso dalla parte migliore della sua storia e dalle sue tragedie i valori dell’accoglienza, della pace, dell’uguaglianza e della convivenza.
L’Unione europea deve affrontare le grandi sfide della nostra epoca restituendo all’idea d’Europa la speranza nel benessere per l’intera collettività, la forza dei diritti e della solidarietà. E’ indispensabile e urgente ridare senso alla politica per eliminare le disuguaglianze ponendo fine alle politiche di austerità e agli strumenti che le hanno attuate, creare coesione sociale e territoriale, dare priorità all’ambiente come leva e motore per un diverso sviluppo combattendo i cambiamenti climatici, ridurre il divario generazionale e di genere, favorire la partecipazione e la cittadinanza attiva con un welfare europeo, ripudiare le guerre e perseguire il rispetto dei diritti, garantire l’accoglienza dei rifugiati e la libertà di migrare, impegnarsi a risolvere i problemi globali che sono causa delle migrazioni.
Serve una democrazia europea, dove la sovranità appartiene a uomini e donne che eleggono un governo federale responsabile davanti al Parlamento europeo.
Per queste ragioni, intendiamo agire affinché si apra il 25 marzo 2017 una fase costituente che superi il principio dell’unanimità, coinvolga comunità locali, attori economici e sociali, movimenti della società civile insieme a rappresentanti dei cittadini a livello regionale, nazionale ed europeo e si concluda in occasione delle elezioni europee nella primavera 2019. Per queste ragioni abbiamo deciso di promuovere una forte partecipazione popolare il 25 marzo 2017 a Roma e di sollecitare analoghe iniziative in altre città europee.
L’Europa democratica si affermerà solo se i suoi cittadini le faranno cambiare rotta.
Roma, 12 dicembre 2016
ADESIONI
- MOVIMENTO EUROPEO-ITALIA
- ALTERNATIVA EUROPEA
- ASSOCIAZIONE DEI GIORNALISTI EUROPEI (AGE)
- ASSOCIAZIONE EUROPEA DEGLI INSEGNANTI (AEDE)
- ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE EX-COMUNITARI EUROPEI (AIACE)
- ASSOCIAZIONE ITALIANA DEL CONSIGLIO DEI COMUNI E DELLE REGIONI D’EUROPA (AICCRE)
- ASSOCIAZIONE MONDIALE SCUOLA STRUMENTO DI PACE I.P ITALIA
- ASSOCIAZIONE NAZIONALE DONNE ELETTRICI (ANDE)
- ASSOCIAZIONE PUBBLICI CITTADINI
- ASSOCIAZIONE UNIVERSITARIA DI STUDI EUROPEI (AUSE)
- ASSOCIAZIONI CRISTIANE LAVORATORI ITALIANI (ACLI)
- CENTRO EINSTEIN DI STUDI INTERNAZIONALI (CESI)
- CENTRO STUDI, FORMAZIONE, COMUNICAZIONE E PROGETTAZIONE SULL’UNIONE EUROPEA E LA GLOBAL GOVERNANCE (CesUE)
- COLLEGIO NAZIONALE DEGLI AGROTECNICI E DEGLI AGROTECNICI LAUREATI
- CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME
- FEDERAZIONE ITALIANA DEGLI ENTI E SCUOLE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (FIDEF)
- FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI INSEGNANTI (FNISM)
- FONDAZIONE ROMA EUROPEA
- FORUM TUNISINO PER LA CITTADINANZA MEDITERRANEA
- INTERCULTURAL COMMUNICATION AND LEADERSHIP SCHOOL (ICLS)
- ISTITUTO DI STUDI SUL FEDERALISMO E L’UNITÀ EUROPEA PARIDE BACCARINI
- LEGAUTONOMIE
- MOVIMENTO DIFESA DEL CITTADINO (MDC)
- MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO (MFE)
- OSSERVATORIO “SGUARDO SUL MONDO” APS
- SINDNOVA
- SPES – ASSOCIAZIONE PROMOZIONE E SOLIDARIETÀ
- ASSOCIAZIONE “PER L’EUROPA DI VENTOTENE”
- Associazione AMISTRADA - di ROMA (Movimento dei Giovani di Strada e Reti di Amicizia)
- ASSOCIAZIONE DELLE AGENZIE DELLA DEMOCRAZIA LOCALE (ALDA)
- ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI UMANI
- ASSOCIAZIONE RICREATIVA E CULTURALE ITALIANA (ARCI)
- ASSOCIAZIONE VOGLIO VIVERE Onlus
- ATD QUARTO MONDO ITALIA
- BASIC INCOME NETWORK – ITALIA
- CENTRO ITALIANO DI FORMAZIONE EUROPEA (CIFE)
- CENTRO NAZIONALE PER IL VOLONTARIATO (CNV)
- CITTADINANZATTIVA
- COLLEGAMENTO ITALIANO LOTTA POVERTÀ (CILAP)
- COMITATO “EUTOPÍA 0. VERSO GLI STATI UNITI D’EUROPA”
- COMITATO newdeal4europe
- CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI (CIA)
- CoNNGI – COORDINAMENTO NAZIONALE NUOVE GENERAZIONI ITALIANE
- COORDINAMENTO DI INIZIATIVE POPOLARI DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE (CIPSI)
- COORDINAMENTO ITALIANO DELLA LOBBY EUROPEA DELLE DONNE/LEF Italia
- EURISPES - ISTITUTO DI STUDI POLITICI ECONOMICI E SOCIALI
- EUROPA IN MOVIMENTO
- EUROPEAN ALTERNATIVES
- FEDERCULTURE
- FONDAZIONE BRUNO VISENTINI
- FONDAZIONE LELIO & LISLI BASSO
- FONDAZIONE MEZZOGIORNO EUROPA
- FORUM ITALIANO SULLA DISABILITÀ (FID)
- FORUM NAZIONALE DEI GIOVANI
- GIOVENTU’ FEDERALISTA EUROPEA (GFE)
- GROUPE EUROPE UEF
- LEGAMBIENTE
- LIBERTA’ e GIUSTIZIA
- MAISON DES ASSOCIATION EUROPEEN – BRUXELLES
- RETE DELLA PACE
- TAVOLA DELLA PACE
- TERRE DES HOMMES
- UEF – Belgio
- UEF – Francia
- UEF - Grecia
- UEF – Repubblica Ceca
- UEF – Spagna
- UNIONE FORENSE PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI
- VentotenEuropa
Roma, 25 Marzo 2017
60° Anniversario dei Trattati di Roma
EUROPEI, INSIEME IN MARCIA PER L’EUROPA!
Per 60 anni le Comunità europee, prima, e l'Unione europea in seguito, hanno contribuito ad assicurare la pace, la prosperità e il progresso in Europa. L'Europa ha garantito la pace e lo stato di diritto dopo secoli di guerre. L'Europa ha guidato verso la democrazia i paesi del continente che uscivano dalle dittature e dal totalitarismo. L'Europa, per decenni, è stata cruciale per il progresso economico e sociale dei paesi europei. L'Europa ha ispirato le altre regioni del mondo nella loro ricerca di unità e di modernità. Eppure, l'Europa rimane una costruzione incompleta che rischia di collassare se non viene completata rapidamente.
Mentre dobbiamo combattere con un'economia che fatica a decollare e perdiamo influenza in un mondo globalizzato dominato da potenze di dimensione continentale, noi Europei non possiamo pensare di rinchiuderci all'interno delle nostre frontiere nazionali, sperando di lasciar fuori i problemi. Gli Stati europei non hanno futuro se rimangono divisi e si scontrano tra di loro invece di rimanere uniti. Tornare ai vecchi nazionalismi ci indebolirebbe e basta. Possiamo essere all'altezza delle sfide che abbiamo di fronte a noi solo se rimaniamo uniti, completando l'unione politica dell'Europa.
Chiediamo ai Capi di Stato e di Governo, che si devono incontrare a Roma il 25 marzo 2017, di approvare una roadmap per rilanciare e completare l'unione economica e politica.
Poiché l'Unione europea ha una moneta unica, l'euro, dovrebbe esserci anche una politica economica europea con risorse proprie europee, per modernizzare e rilanciare l'economia europea. Poiché l'Unione europea ha frontiere esterne comuni, dovrebbe avere anche una guardia costiera comune per controllarle. Poiché le regioni limitrofe sono afflitte da guerre e instabilità, le forze di difesa europea dovrebbero proteggerci, aiutare a pacificare le regioni intorno a noi e contribuire alla gestione delle crisi internazionali e dei conflitti. Poiché la minaccia del terrorismo e del crimine globale crescono, gli Europei dovrebbero cercare di prevenirli e combatterli insieme, con la cooperazione reciproca e con strumenti europei. Poiché le democrazie nazionali non possono governare le forze economiche e politiche al di là delle frontiere nazionali, solo un governo europeo e una vera democrazia europea permetterebbero ai cittadini europei di recuperare il controllo del proprio destino.
Per chi crede in un'Europa forte, unita e democratica è venuto il momento di mobilitarsi. Contro il nazionalismo e il populismo. Per un'Europa che contrapponga l'unità alle vecchie divisioni e ai nuovi muri. Per un'Europa unita capace di mantenere le sue promesse di pace, libertà, sicurezza e prosperità. Per un'Europa capace di essere solidale e di condividere le responsabilità. Per un'Europa che protegge i valori e gli interessi europei nel mondo. Per un'Europa democratica che mette il potere nelle mani dei cittadini. Per un'Europa della speranza contro l'Europa della paura. Per un piano di rilancio dell'unità politica dell'Europa.
Unisciti agli altri Europei
per la Marcia per l’Europa a Roma il 25 Marzo 2017
Visita il sito euopeo |
MARCHFOREUROPE2017.EU |
Visita il sito ialiano |
MARCIAPERLEUROPA2017.IT |
Elenco delle personalità che hanno sottoscritto l'appello per la manifestazione del 25-3-2017 in occasione del 60o anniversario dei Trattati di Roma.
Leggi tutto: Adesioni all'appello per la manifestazione di Roma
60° ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA: |
Appello per promuovere la mobilitazione in vista della Manifestazione di Roma del 25 marzo 2017
Le difficoltà con cui in Europa si stanno affrontando la lunga crisi economica e finanziaria, l’emergenza rifugiati e il problema della sicurezza interna ed esterna, stanno erodendo il consenso dei cittadini nei confronti dell’Unione europea. La stessa sopravvivenza del progetto europeo è così messa a repentaglio, insieme al progetto di pace e di integrazione che essa incarna.
Le radici di queste difficoltà sono da ricercare nell’assetto istituzionale dell’UE, incompleto ed inadeguato. Solo con un sistema di governo sovranazionale efficace, democratico e responsabile l’Europa può divenire abbastanza forte da garantire il futuro dei propri cittadini. In particolare, l’unione monetaria deve essere completata con una piena unione bancaria e avviando l’unione fiscale, economica e politica.
L’esito del referendum in Gran Bretagna rende ancora più urgente l’avvio della riforma delle istituzioni europee. Esso dimostra la necessità di prevedere la coesistenza all’interno dell’UE di diversi livelli di integrazione tra i vari Stati membri. L’unità politica, infatti, è un obiettivo che può coinvolgere inizialmente solo un nucleo di paesi europei, a partire da quelli che hanno adottato l’euro. L’unione politica – che dovrà comunque rimanere aperta alle future adesioni dei paesi che sceglieranno di partecipare in un secondo momento – implica infatti una cessione di sovranità e un salto politico che alcuni Stati membri non sono ancora pronti a fare; perché per essere effettiva tale unione dovrà avere carattere federale ed essere capace di vincolare reciprocamente gli Stati membri alla mutua responsabilità e solidarietà. Per questo, la riforma dovrà prevedere un diverso grado di partecipazione alle istituzioni dell’UE per tutti i paesi che scegliessero di non far parte sin dall’inizio del nuovo nucleo federale, ma che volessero comunque rimanere membri del mercato unico dell’UE.
Le riforme necessarie a tal fine possono essere realizzate o attraverso la revisione dei Trattati esistenti, o per mezzo di un nuovo trattato o di un protocollo tra gli Stati membri di questo nucleo federale.
La nuova architettura istituzionale dell’UE dovrà mirare a costruire una vera sovranità europea, creando un sistema federale di livelli di governo coordinati e indipendenti. Gli attuali deficit di efficienza, democrazia e responsabilità devono essere superati. La Commissione europea deve evolvere in un vero governo europeo responsabile davanti al Parlamento europeo, che rappresenta i cittadini, e al Consiglio, trasformato in una sorta di Senato degli Stati membri per tutte le questioni legislative.
Parallelamente all’apertura del processo di revisione dei Trattati, sono urgentemente necessarie politiche mirate a recuperare la fiducia ed il sostegno dei cittadini. Tali politiche devono affrontare tutti i problemi che stanno creando paura ed incertezza nell’opinione pubblica, sottraendo così alle forze populiste e nazionaliste le false soluzioni che tentano di presentare. Questi problemi riguardano gli aspetti economici e finanziari, quelli della giustizia sociale, della libertà e della sicurezza, sia interna che esterna.
Tenuto conto di tutto ciò, invitiamo i cittadini, i parlamentari europei e nazionali e gli altri leader politici nazionali ed europei, nonché tutte le organizzazioni della società civile, a sostenere questi obiettivi e ad adoperarsi per raggiungerli.
Facciamo sì che il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma diventi un’occasione di svolta per la storia europea, per andare oltre gli attuali Trattati, verso un’unione federale, del popolo europeo, con il popolo europeo, per il popolo europeo, per realizzare il progetto di Ventotene.
Hanno firmato l'appello | Adesioni all'appello |
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60° ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA:
OLTRE GLI ATTUALI TRATTATI, VERSO L’UNIONE FEDERALE
CON IL POPOLO EUROPEO, PER IL POPOLO EUROPEO
La giornata di sabato 25 marzo, con la celebrazione del 60° anniversario dei Trattati di Roma e con lo straordinario successo della Marcia per l’Europa, deve diventare una giornata di svolta per chiunque abbia a cuore il successo del grandioso progetto di unificazione europea. I cittadini e le forze politiche e della società civile sono tornati a mobilitarsi a Roma e in molte città europee per difendere l'ideale di un'Europa pacifica, fondata sulla democrazia, la libertà e la solidarietà. Ma è necessario che questa ripresa di fiducia nell'Europa si traduca nella richiesta di riavviare senza indugi il processo di integrazione europea, il solo che può dare concretezza all'ideale europeo. E' questo il compito che i federalisti europei si sono dati a Roma e sul quale intensificheranno la loro azione nei prossimi mesi. |
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Il Movimento federalista europeo ha sviluppato negli anni la campagna per la federazione europea.