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Signor Presidente,

in vista delle importanti scadenze nazionali ed europee di fronte alle quali si trova l’Italia, il Movimento federalista europeo (MFE) si permette di sottoporre alla Sua attenzione il fatto che, di fronte al rischio del fallimento del progetto europeo e della disgregazione dell’UE, che avrebbero conseguenze catastrofiche sia per l’Europa sia per l’Italia, la sola alternativa è quella di procedere verso

  • l'istituzionalizzazione di un'Europa che proceda a due velocità, con l’avvio di riforme che assicurino la coesistenza tra i paesi che hanno adottato e/o adotteranno l’euro e quelli che hanno scelto e/o sceglieranno di mantenere la propria moneta nazionale;
  • la realizzazione di un'unione federale tra i paesi dell’Eurozona, incominciando a creare un governo dell’economia tra i paesi dell’euro, dotato di poteri reali e legittimato democraticamente e pertanto in grado di fare prevalere gli interessi generali e gli obiettivi di lungo periodo.

Signor Presidente, nell’attuale situazione di crisi, è evidente che la solidarietà europea è ormai un interesse sia dei paesi più indebitati che rischiano il fallimento sia dei paesi più solidi, le cui banche possiedono ingenti quantità di titoli di Stato greci e italiani. Questo non toglie che il risanamento delle finanze pubbliche sia un compito che incombe innanzi tutto agli Stati indebitati e che ogni forma di sostegno da parte delle istituzioni europee debba essere soggetto a forme di controllo e di limitazione dei poteri di bilancio degli Stati beneficiari. Ma i paesi dell’Eurozona devono creare subito le condizioni per costituire un bilancio unico.

Inoltre, poiché senza sviluppo non è nemmeno possibile l’abbattimento del debito, le politiche di risanamento delle finanze pubbliche dovrebbero essere accompagnate da un piano europeo di sviluppo socialmente ed ecologicamente sostenibile, finanziato da risorse proprie dell’ordine di almeno il 2% del PIL europeo. Un piano che dovrebbe essere finanziato da una tassa sulle transazioni finanziarie e una carbon tax e dall’emissione di Euro-project bonds finalizzati a investimenti per accelerare la transizione verso l’economia della conoscenza.

Il MFE confida pertanto che il governo da Lei presieduto porti avanti e sostenga nelle sedi opportune e negli incontri con gli altri governi queste richieste, che rappresentano il minimo indispensabile per realizzare un quadro credibile ed efficace per far allontanare l’Italia e l’Europa dal baratro che si sta aprendo davanti a loro.

Con sensi della nostra più alta stima

 

Lucio Levi (Presidente nazionale) - Franco Spoltore (Segretario nazionale)

  


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