In seguito alla pubblicazione dell'appello per l'Europa firmato da Joseph Daul, (PPE), Martin Schulz, (S&D) e Guy Verhofstadt, (ALDE), il Segretario nazionale del MFE ha inviato la seguente lettera di risposta.
Onorevoli,
anche a nome del Movimento federalista europeo (MFE), la sezione italiana dell’Unione dei federalisti europei, desidero esprimerVi l’apprezzamento per il vostro appello per rilanciare il progetto europeo. In particolare il MFE sottoscrive appieno quanto dite alla fine del vostro appello: “L'Unione europea è una realtà, certo ancora imperfetta, ma che merita di essere difesa. Se non esistesse, bisognerebbe inventarla. Per rafforzarla, per assicurare il futuro dell'euro, gli europei e i loro leader devono dare fondo allo stesso coraggio visionario dei padri fondatori dell'Europa unita”. E’ vero, occorre avere il coraggio di battersi per la federazione europea come fecero Adenauer, Schumann, De Gasperi, Spaak, Monnet e Spinelli. Ma occorre anche tenere presente quanto la situazione storica e geopolitica in cui questi uomini si trovarono ad agire sia stata molto diversa da quella attuale.
Solo fino a qualche anno fa la speranza e la fiducia nel futuro europeo, nonostante tutto, pervadeva ancora l’opinione pubblica.
Oggi, il grave momento di crisi che attraversa l’Unione europea sta alimentando la sfiducia nell’Europa e contribuisce gravemente alla crescita del populismo. Il rischio di cadere in una spirale nazionalistica (con le relative tentazioni secessionistiche) è altissimo in molti paesi europei. Serve in tempi rapidi un’iniziativa in grado di invertire la tendenza in atto.
La dimensione europea è indispensabile per il rafforzamento della democrazia e per il rilancio della politica in generale, ed in particolare per far ripartire lo sviluppo economico; ma per essere adeguata l’Europa deve fare il salto dell’unità politica. Questo significa che all’interno dell’attuale Unione europea deve nascere, per iniziativa di un gruppo di paesi e delle rispettive classi politiche ed istituzioni, un’Unione federale. Si tratta dell’obiettivo, che appariva chiaro ancora a metà degli anni Novanta e che poi è stato accantonato nell’illusione che il modello di una moneta e di un mercato senza governo politico democratico potesse funzionare, di dar vita alla Federazione dentro la confederazione.
Per questo il Movimento federalista europeo ha lanciato una Campagna per la Federazione europea, rivendicando la convocazione di un’Assemblea-Convenzione costituente a partire dall’iniziativa di un gruppo di paesi dell’Eurozona, in primis Francia e Germania, sollecitando l’Italia ad assumere un ruolo in questa prospettiva. Il testo dell’appello in varie lingue è
reperibile a partire dal sito www.wetheeuropeanpeople.eu. Parallelamente, per preparare il terreno al rilancio anche da voi auspicato, tenendo fermo il quadro dell’analisi sulle insufficienze degli attuali Trattati e l’obiettivo della Federazione nella confederazione, i federalisti europei hanno avviato una serie di consultazioni con le forze politiche e sindacali nazionali ed europee per dar vita ad uno schieramento pronto a mobilitarsi in vista di un’Iniziativa dei cittadini europei (come previsto dall’art. 11 del Trattato di Lisbona) sul terreno della fiscalità e delle risorse proprie europee, con la finalità di rendere davvero possibile l’attuazione di un piano europeo a sostegno della crescita, dell’occupazione e della difesa dei diritti sociali dei cittadini europei. Infatti, solo con una chiara manifestazione della volontà popolare a sostegno dell’Europa è pensabile contrastare l’antieuropeismo e preparare il rilancio del progetto europeo.
Confidiamo che le famiglie politiche che rappresentate si impegnino concretamente su questo terreno.