Il MFE insieme agli esponenti degli Interguppi per l'Europa alla Camera e al Senato ha inviato al Presidente Conte la lettera/appello approvata dalla Direzione nazionale del 26 settembre. L'Appello, su cui è iniziata la raccolta delle adesioni, chiede al governo di impegnarsi nelle sedi europee innanzitutto per sbloccare l'avvio della Conferenza sul futuro dell'Europa.
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte
p.c.:
Al Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri
Al Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio
Roma, 13 novembre 2020
Signor Presidente,
in questo momento così complesso per il nostro Paese, per l’Europa, e per l’intera comunità internazionale, vorremmo portare alla Sua attenzione quella che consideriamo una priorità assoluta per creare le condizioni di una vera ripartenza delle nostre società.
L’Unione europea si è dimostrata ancora una volta il quadro indispensabile all’interno del quale poter agire per fronteggiare il presente e costruire il futuro. Di fronte a questa crisi di proporzioni assolutamente straordinarie ha saputo superare lo stallo che la imprigionava da anni e ha messo in campo una nuova solidarietà. Sappiamo però, che la condizione in base alla quale ha potuto farlo deriva proprio dall’eccezionalità della situazione che stiamo vivendo. L’Unione europea infatti non ha le basi giuridiche e istituzionali per poter mantenere nel tempo questi strumenti senza entrare in contraddizione con gli ordinamenti costituzionali nazionali. Da qui la necessità stringente di avviare un processo di riforma dei Trattati che sani queste carenze e costruisca un sistema coerente, di natura federale, rigorosamente fondato sul principio di sussidiarietà.
La Conferenza sul futuro dell’Europa è il quadro pensato a questo scopo. E’ necessaria per organizzare un coinvolgimento dei cittadini insieme alle istituzioni e costruire il consenso in merito alle direttrici lungo le quali rafforzare l’ Unione e fare le riforme concrete necessarie a tale scopo. La pandemia, ma anche la scarsa volontà di alcuni governi che temono lo scostamento dallo status quo anche per ragioni di miope interesse nazionale, sta rendendo difficile il suo avvio, paralizzando così la spinta al cambiamento, pur evidentemente necessario.
Ci appelliamo pertanto a Lei, signor Presidente, per chiederLe che il Suo governo, mentre è impegnato a preparare il proprio piano per la ripresa, si attivi nelle opportune sedi europee per rivendicare l’avvio della Conferenza. Come abbiamo avuto modo di scriverLe in precedenti occasioni, l’Italia ha un interesse particolare a promuovere quei cambiamenti che facciano sì che le risorse dell’Unione messe in campo per l’emergenza, insieme alla profonda svolta politica che le sta accompagnando, da eccezionali e temporanee si trasformino in permanenti e strutturali. In particolare portando avanti un’iniziativa politica forte affinché Next Generation EU rappresenti l’embrione di una vera e propria unione fiscale che completi quella monetaria.
Per questo stiamo promuovendo, in Parlamento e sul territorio, questa Lettera/ Appello che Le accompagniamo, e che presenteremo anche in un incontro pubblico prima del Consiglio europeo di dicembre. Lo facciamo anche per testimoniarLe il sostegno che l’impegno europeo dell’Italia raccoglie nel Paese. Per l’Italia, l’Europa non è solo una necessità in termini di convenienza economica, ma è ancor di più una visione e un progetto politico che deve saper rispondere ai valori e agli interessi dei suoi Stati membri e dei suoi cittadini.
Nel ringraziarLa per l’attenzione, e certi di poter contare sul Suo impegno personale e di tutto il Governo, La salutiamo con viva cordialità,
Bruno Tabacci Deputato |
Tommaso Nannicini Senatore |
Luisa Trumellini Segretaria nazionale MFE |