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All’Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza, Federica Mogherini

Signora Vice-Presidente, Cara Federica,

desideriamo esprimerLe il nostro apprezzamento e sostegno all’azione che sta svolgendo per un rilancio su basi nuove di una strategia globale dell’Europa nel campo della politica estera e della sicurezza. La Sua azione, come riferiscono le notizie di stampa a proposito della riunione informale dei ministri degli Esteri europei svoltasi a Bratislava, sembra stia facendo breccia in alcuni governi europei.

Siamo consapevoli delle difficoltà ma, proprio a causa delle crisi, siamo altrettanto consapevoli che si stanno aprendo delle opportunità di sviluppo di una iniziativa europea nel settore della sicurezza interna ed esterna collegato ad una più efficace politica estera europea; opportunità che possono contare anche sulle disposizioni contenute nei trattati vigenti grazie all’istituto delle cooperazioni strutturate permanenti nel campo della difesa, come hanno chiesto e chiedono da tempo anche i federalisti europei. Da un lato è evidente che le istituzioni europee e nazionali devono fornire in tempi brevi, e a partire da alcuni paesi chiave dell’Europa, pronte risposte alle domande dei cittadini e dei giovani in materia di sicurezza, sviluppo economico, occupazione. D’altro lato esse devono coinvolgere l’opinione pubblica nella realizzazione dell’ormai inderogabile riforma del quadro istituzionale europeo. Gli interventi politici concreti da promuovere utilizzando gli strumenti esistenti e l’avvio della riforma istituzionale, come ha messo in evidenza il confronto pubblico a Bruxelles il 1° settembre, a cui hanno preso parte il parlamentare europeo Guy Verhofstadt ed il Sottosegretario Sandro Gozi, sono pertanto due facce della stessa medaglia. Le risposte politiche immediate sono dunque necessarie ma, per svilupparsi hanno bisogno di fondarsi su una visione ed un progetto politico di lungo periodo che preveda la realizzazione di istituzioni adeguate. E’ questa la lezione che ci viene dalla Storia e dai fallimenti storici di molti Stati. Oggi per gli europei la sfida consiste nel promuovere un passaggio di sovranità in settori chiave in una configurazione, dopo Brexit, a due cerchi, con al centro un nucleo rafforzato politicamente che non può che basarsi sull’eurozona.

Da parte nostra, come MFE, per contribuire a far maturare un sempre maggiore consenso politico e popolare su questi temi, siamo impegnati a promuovere una mobilitazione di tutte le forze ed istituzioni a cui sta a cuore il destino del nostro continente in occasione del sessantesimo anniversario del Trattato di Roma, il 25 marzo 2017, a Roma. Una scadenza ormai considerata come uno spartiacque nella politica europea. E un’occasione che, come sappiamo, non potrà essere semplicemente celebrativa, ma che dovrà servire per manifestare il bisogno di più Europa, di un nuovo patto politico, sia in termini istituzionali democratici, sia per quanto riguarda la realizzazione di vere politiche continentali.

RinnovandoLe i sensi della nostra più profonda stima e sicuri di poter condividere con Lei l’impegno per condurre la buona battaglia per l’Europa, con ossequio

 

Giorgio Anselmi – Presidente nazionale Franco Spoltore – Segretario nazionale

 

  


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