Interventi
Nei prossimi mesi l'Unione europea e, in particolare, l'Eurozona ed alcuni Stati membri si troveranno ad affrontare appuntamenti impegnativi e forse persino decisivi: 1) il referendum sulla permanenza o meno del Regno Unito nell'UE; 2) l'esame da parte del Consiglio europeo delle proposte della Commissione in materia di immigrazione, diritto di asilo, libera circolazione prevista dagli accordi di Schengen; 3) la conclusione degli accordi per il terzo salvataggio della Grecia; 4) le nuove elezioni spagnole in seguito all'indisponibilità dei principali partiti a dar vita ad un governo di coalizione; 5) il referendum italiano sulla riforma della Costituzione.
Se gli europei oggi sono in difficoltà nell’affrontare e risolvere le varie crisi di fronte alle quali si trovano, la causa è da imputare alla loro divisione politica. Una divisione che essi hanno invano cercato di superare dopo la fine della seconda guerra mondiale senza però riuscire a sciogliere il nodo cruciale della creazione di una sovranità europea, ossia di uno Stato e di un governo federali.
Leggi tutto: Comunicato MFE sul 25 Aprile 2016. La resistenza non è ancora finita.
La Gioventù federalista europea ed il Movimento federalista europeo si uniscono al cordoglio per le vittime degli attentati consumatisi questa mattina a Bruxelles. Ancora una volta ad essere stata presa di mira è la vita quotidiana di persone innocenti. Ancora una volta l’Europa tutta è scossa, colpita nella propria capitale, colpita al proprio cuore.
Leggi tutto: Dichiarazione congiunta GFE-MFE dopo gli attentati di Bruxelles
Il Movimento Federalista Europeo saluta con favore il documento proposto dal governo italiano su impulso del Ministero dell’Economia e delle Finanze per una Shared European Policy Strategy for Growth, Jobs, and Stability.
Si tratta di un importante segnale da parte dell’Italia di voler perseguire concretamente ed in tempi certi gli obiettivi dell’unione bancaria, fiscale, economica e politica nella zona euro.
Con l'accordo del 19 febbraio, riconoscendo formalmente al Regno Unito lo status speciale che ha già ora in seno all'Unione europea, si conferma l'autoesclusione di questo Paese da qualsiasi ulteriore possibile approfondimento e rafforzamento dell'unione nell'ambito dell'Eurozona. È questo il significato politico della decisione del Consiglio europeo.
Leggi tutto: Dichiarazione MFE dopo il vertice europeo su Brexit
Signor Presidente,
il Presidente della BCE Mario Draghi ed i governatori delle banche centrali francese e tedesca François Villeroy de Galhau e Jens Weidmann hanno recentemente rivolto un accorato appello ai leader politici sottolineando l’urgenza di dare risposte concrete al problema del governo dell’euro e dell’economia. Come hanno ben precisato i due governatori, questo implicherebbe per gli Stati membri della zona euro “acconsentire a condividere sovranità e poteri a livello europeo, con una maggiore responsabilità democratica.
Signor Presidente,
i federalisti esprimono soddisfazione per la Sua decisione di venire a Ventotene per lanciare un segnale di rilancio dell’idea europea e per ribadire l’impegno da parte dell’Italia di far sì che l’Europa non si limiti alla manutenzione dell’esistente. I federalisti confidano nella Sua volontà d’agire in senso europeo. Le sfide di fronte alle quali ci troviamo sono senza soluzione se si perseguono politiche solo nazionali o se si pensa di poter conservare l’attuale inadeguata architettura istituzionale e di governo dell’euro e della sicurezza interna europea.
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Sono molto grato al Presidente Anselmi e a tutti coloro che con esemplare tenacia tengono viva in Italia la nobile tradizione del Movimento Federalista.
Grato per un riconoscimento generosamente motivato che mi onora e che tanto più apprezzo in quanto è stato in precedenza conferito a uno dei più rispettati protagonisti italiani della costruzione europea, Carlo Azeglio Ciampi.
Il trentesimo anniversario della scomparsa di Altiero Spinelli coincide con un momento per molti versi drammatico della costruzione europea.
Signor Presidente della Repubblica,
Signor Presidente del Senato,
Caro Presidente Napolitano,
Stimate Autorità e rappresentanti del mondo della cultura e dell’informazione che ci onorate della vostra presenza,
Gentili amiche e cari amici federalisti,
siamo i custodi e gli eredi di quel Manifesto di Ventotene che nel periodo più buio della storia europea si chiudeva con parole che sono ben scolpite nelle nostre menti: “La via da percorrere non è facile, né sicura. Ma deve essere percorsa, e lo sarà.”