Interventi

E' particolarmente grave che il Consiglio europeo continui a rimandare la discussione sulla richiesta avanzata dal Parlamento europeo con il voto del 22 Novembre scorso di avviare una Convenzione per la riforma dei Trattati. Si tratta dell’unica proposta concreta in grado di sbloccare l’impasse in cui è attanagliata l’Unione europea, sia sul piano giuridico – perché le altre procedure semplificate contenute nei Trattati non possono essere utilizzate nei settori in cui è più necessaria una profonda riforma, sia perché è l’unica procedura che permette una partecipazione democratica.
Leggi tutto: I rischi che minacciano il futuro europeo e le responsabilità dei governi nazionali

In vista del Consiglio europeo del 21-22 marzo, i Presidenti dell'Unione dei Federalisti Europei, on. Domènec Ruiz Devesa, del Movimento Federalista Europeo, Stefano Castagnoli, del Gruppo Spinelli al PE, on. Sandro Gozi, del Movimento Europeo Internazionale, on. Guy Verhofstadt, e dei Young European Federalists, Christelle Savall, hanno inviato oggi una lettera alla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e ai Capi di Stato e di Governo dell'Unione Europea per sottolineare l'urgenza di superare i limiti delle attuali istituzioni europee e chiedere loro di dar seguito alla richiesta del Parlamento europeo di convocare una Conferenza europea per la riforma dei Trattati.

COMUNICATO STAMPA
Il sostegno alla Resistenza ucraina è il sostegno alla lotta per la nostra libertà e democrazia.
E’ tempo che l’Europa diventi autonoma e capace di agire sulla scena internazionale e nel settore della difesa.
E’ tempo di fare gli Stati Uniti d’Europa

Con oggi inizia un lungo cammino per rispondere alle richieste dei cittadini e costruire un futuro più solido dell'Unione europea.
Il Movimento federalista Europeo, con l’Unione dei Federalisti Europei, sostiene con forza le proposte di modifica dei Trattati avanzate dal Parlamento europeo.
Nei giorni scorsi i federalisti hanno lanciato una campagna capillare di sensibilizzazione per incoraggiare l'impegno dei cittadini e fare pressione sugli eurodeputati in vista del voto in plenaria al Parlamento europeo.

Le atrocità del conflitto israelo-palestinese ci ricordano l'urgenza di dotarci di un governo europeo federale per poter agire sulla scena internazionale

Comunicato stampa del Movimento Federalista Europeo
Il Movimento Federalista Europeo saluta il Presidente Giorgio Napolitano con gratitudine e affetto ricordando il suo lungo percorso di sostenitore attivo e costante della causa dell'integrazione europea.

GRAZIE!
Il MFE, insieme all’UEF, sostiene convintamente il rapporto sulla modifica dei trattati presentato oggi alla Commissione Affari Istituzionali del Parlamento europeo dai cinque relatori
Guy Verhofstadt (RE), Sven Simon (PPE), Gabriele Bischoff (S&D), Daniel Freund (Verdi/EFA) e Helmut Scholz (Sinistra)
Il rapporto segue le raccomandazioni della Conferenza sul futuro dell'Europa e propone un'Unione europea più efficiente, democratica e ambiziosa.

80 anni fa, in via Poerio a Milano, “in casa Rollier, una ventina di antifascisti provenienti dal carcere e dal confine che avevano risposto all’appello di Altiero Spinelli e di Ernesto Rossi e al loro Manifesto di Ventotene fondarono il 27-28 agosto 1943 il Movimento Federalista Europeo”. Così recita la targa che a Milano ricorda la nascita del MFE, richiamandone il ruolo politico “di avanguardia”: una nuova organizzazione politica, apartitica, composta da militanti provenienti da tutti gli ambienti sociali e culturali e concentrata esclusivamente sulla “difficile e lunga lotta per la costruzione di un’Europa libera e unita”.

Lo scorso 28 giugno la Presidente del Consiglio, nella consueta informativa alle Camere che precede i Consigli europei, ha toccato vari punti che sarebbero stati affrontati nella riunione dei giorni successivi, sottolineando più volte che il criterio che guida il Governo nella politica europea è quello della difesa dell’interesse nazionale. Il Comitato federale del Movimento Federalista Europeo, riunito sabato 1° luglio a Roma, ha voluto confrontarsi con questa affermazione e rimarcare la contraddizione insita nella tentazione di contrapporre l’interesse nazionale a quello comune europeo, soprattutto quando si è consapevoli, come lo è il Governo italiano, che servono soluzioni europee efficaci in materie cruciali, tra cui la politica migratoria, la politica estera, la governance economica e finanziaria.
Leggi tutto: Mozione del Comitato federale MFE, riunito a Milano il 1° luglio

Gli Stati europei in tutti questi anni non hanno saputo trovare un accordo per affrontare insieme con un vero piano europeo uno dei problemi più complessi e drammatici del nostro tempo. Chi accusa le istituzioni europee dovrebbe sapere che le soluzioni comuni non avanzano per colpa dei governi degli Stati membri; sono loro a mantenere la gestione del problema a livello nazionale e sulla base di una politica di tipo emergenziale.
Per questo è non solo necessario, ma anche assolutamente urgente, creare un nuovo approccio politico complessivo, attribuendo direttamente alle istituzioni europee la definizione delle norme e le scelte politiche di tipo strategico in questo campo, nel quadro di una profonda riforma dei Trattati che porti alla nascita di una vera unione politica federale.