Interventi
Opinion Paper presented at the UEF FC meeting (13-14 June, 2014) - Versione estesa in italiano
Memorandum del Presidente del MFE Lucio Levi inviato al Governo in vista del semestre di Presidenza dell'UE per il semestre italiano
Au Président du Conseil des Ministres, Matteo Renzi
Aux Parlementaires européens signataires de « l’engagement fédéraliste »
Monsieur le Président du Conseil,
Mesdames et Messieurs les Parlementaires,
La nomination du nouveau Président de la Commission européenne représente d’abord une confrontation entre ceux qui veulent construire l’Europe et ceux qui veulent la défaire. La fonction en jeu, ainsi que le souligne la déclaration du Président du MFE que je me permets de joindre, va au-delà du choix d’une personne et même des procédures complexes de concertation entre les institutions qui devront nécessairement s’engager entre le Conseil et le Parlement européens, le vote décisif revenant à ce dernier.
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Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi
Ai Parlamentari europei sottoscrittori del “federalist pledge”
Signor Presidente del Consiglio, Onorevoli,
la nomina del nuovo Presidente della Commissione europea rappresenta un primo importante momento di confronto tra chi vuole costruire l'Europa e chi vuole disfarla. La posta in gioco, come si sottolinea nella Dichiarazione del Presidente del MFE che mi permetto di allegarLe, va al di là della scelta della persona e persino delle complesse procedure di concertazione interistituzionali che necessariamente dovranno essere concordate ed attivate tra il Consiglio europeo ed il Parlamento europeo, con quest’ultimo nella posizione di poter esprimere il voto decisivo.
Il Trattato di Lisbona (art. 17) stabilisce che il Consiglio europeo, tenuto conto delle elezioni europee, propone il candidato alla Presidenza della Commissione europea e il Parlamento europeo lo elegge. E' la procedura in uso nelle democrazie parlamentari con questa variante: nell'UE il Consiglio europeo svolge il ruolo di Capo dello Stato collegiale.
La clamorosa avanzata dei partiti populisti e nazionalisti, soprattutto in Francia e in Gran Bretagna dove il FN e l'UKIP hanno conseguito il primo posto, e la sonora sconfitta dei partiti al governo in questi paesi sono l'espressione estrema di un diffuso disagio dell'opinione pubblica, determinato dalla crisi finanziaria ed economica e dalle politiche di sola austerità per farvi fronte. Malgrado il successo dei partiti euroscettici, il responso delle urne è chiaro: la grandissima maggioranza degli elettori (rappresentati da popolari, socialisti, liberaldemocratici, verdi e sinistra unita) chiede che la risposta alla crisi sia il rafforzamento dell'Unione europea e non un anacronistico e illusorio ritorno alle sovranità nazionali. Ciò significa che tra i cittadini prevale la convinzione che, per affrontare la crisi e la sfida della globalizzazione, non si può contare sugli Stati nazionali. Il rafforzamento del populismo spingerà i partiti europeisti a chiarire il loro messaggio e a difendere le ragioni dell'unità europea.
Più di 200 candidati alle elezioni del Parlamento Europeo in diversi paesi hanno sottoscritto la Dichiarazione di impegno per un'Europa federale promossa dall' UEF e dalla JEF.
Link all'elenco completo dei candidati nei vari paesi
Link all'elenco dei candidati in Italia
In pieno svolgimento l’azione UEF-JEF nei confronti dei candidati e dei partiti alle elezioni europee: sono 150 le dichiarazioni di impegno di candidati e personalità politiche finora raccolte sul federalist pledge.
1. Di fronte al disordine politico, alle distruzioni e alle vittime che si registrano in Ucraina da mesi, con il rischio che si accenda un conflitto armato internazionale dalle conseguenze incalcolabili, c’è un solo colpevole ed esso porta il nome di Unione Europea. L’UE, premio Nobel per la pace 2012, ha la responsabilità di avere promosso un accordo di associazione e di libero scambio con Kiev abbandonando la linea tradizionale espressa in autorevoli documenti approvati in passato[1] di inserire gli accordi con i paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) nel quadro del partenariato di vicinato con la Russia.
Leggi tutto: Dichiarazione del Movimento federalista europeo sulla crisi ucraina
In vista delle prossime elezioni europee e delle scadenze che attendono l’Italia in campo europeo in questo 2014, il Movimento federalista europeo, in collaborazione con il Consiglio italiano del Movimento europeo organizza sabato 5 aprile, a Roma, presso il centro congressi di Piazza di Spagna, via Alibert 5 (Sala Fellini) una Convenzione dei cittadini europei per la Federazione europea. Questa iniziativa, alla quale prenderenno parte centinaia di giovani, cittadini e membri di associazioni provenienti da tutta Italia, vuole contribuire a promuovere in Italia il dibattito sulle questioni cruciali che caratterizzeranno la competizione elettorale europea e le scadenze europee del 2014. Di seguito il programma.