Interventi
1. Di fronte al disordine politico, alle distruzioni e alle vittime che si registrano in Ucraina da mesi, con il rischio che si accenda un conflitto armato internazionale dalle conseguenze incalcolabili, c’è un solo colpevole ed esso porta il nome di Unione Europea. L’UE, premio Nobel per la pace 2012, ha la responsabilità di avere promosso un accordo di associazione e di libero scambio con Kiev abbandonando la linea tradizionale espressa in autorevoli documenti approvati in passato[1] di inserire gli accordi con i paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) nel quadro del partenariato di vicinato con la Russia.
Leggi tutto: Dichiarazione del Movimento federalista europeo sulla crisi ucraina
In vista delle prossime elezioni europee e delle scadenze che attendono l’Italia in campo europeo in questo 2014, il Movimento federalista europeo, in collaborazione con il Consiglio italiano del Movimento europeo organizza sabato 5 aprile, a Roma, presso il centro congressi di Piazza di Spagna, via Alibert 5 (Sala Fellini) una Convenzione dei cittadini europei per la Federazione europea. Questa iniziativa, alla quale prenderenno parte centinaia di giovani, cittadini e membri di associazioni provenienti da tutta Italia, vuole contribuire a promuovere in Italia il dibattito sulle questioni cruciali che caratterizzeranno la competizione elettorale europea e le scadenze europee del 2014. Di seguito il programma.
In vista delle prossime elezioni europee e delle scadenze che attendono l’Italia in campo europeo in questo 2014, il Movimento federalista europeo, in collaborazione con il Consiglio italiano delMovimento europeo organizza sabato 5 aprile, a Roma, presso il centro congressi di Piazza di Spagna, via Alibert 5 (Sala Fellini) una Convenzione dei cittadini europei per la Federazione europea. Questa iniziativa, alla quale prenderenno parte centinaia di giovani, cittadini e membri di associazioni provenienti da tutta Italia, vuole contribuire a promuovere in Italia il dibattito sulle questioni crucialiche caratterizzeranno la competizione elettorale europea e le scadenze europee del 2014. Di seguito il programma.
Leggi tutto: Convenzione dei cittadini europei per la Federazione europea
Comunicato stampa
Il trionfo dell'insurrezione popolare, che ha abbattuto la dittatura sanguinaria e corrotta di Yanukovich segna la ripresa del processo democratico in Ucraina. Ma la crisi non è finita. Il riflusso che ha conosciuto la primavera araba mostra che la caduta di dittature oppressive rappresenta solo il primo passo di una difficile transizione. La transizione alla democrazia necessita di due presupposti: sviluppo economico e stabilità internazionale.
Dopo la sfiducia espressa dalla Direzione del PD al Presidente del Consiglio Enrico Letta, e la conseguente apertura di una crisi di governo, non si vede chi, come e quale compagine parlamentare alternativa rispetto al recente passato possa offrire maggiore garanzia e credibilità per far giungere a conclusione la legislatura; per introdurre in tempi più rapidi le necessarie riforme in campo istituzionale, economico e finanziario; per contribuire nei prossimi mesi ad accrescere il ruolo dell’Italia nel consolidare fiscalmente, economicamente e politicamente l’unione monetaria.
Leggi tutto: 2014, crisi di governo: l'Italia e l'Europa più che mai al bivio
Il 5 aprile il MFE organizzerà a Roma, presso il Centro congressi di Piazza di Spagna, una Convenzione dei cittadini europei per la Federazione europea su: 2014 L’ITALIA E L’EUROPA AL BIVIO. Alla convenzione prenderanno parte esponenti del Parlamento italiano ed europeo, oltre che delle forze politiche e sindacali. I temi all’ordine del giorno saranno la sfida per sconfiggere i populismi nelle prossime elezioni europee, e quella per creare una nuova unione a partire per dare un governo democratico dell’euro. Si tratta di contribuire a promuovere in il dibattito sulle questioni cruciali che caratterizzeranno – o dovrebbero caratterizzare - la competizione elettorale europea e le scadenze europee del 2014.
Leggi tutto: Convenzione per la federazione europea (Roma, 5 aprile) e terza fase azione cartoline
La dichiarazione congiunta sottoscritta ieri da Francia ed Italia conferma l'importanza e l'utilità dell'azione che stiamo conducendo. In questa dichiarazione i problemi del rilancio economico e dell'occupazione sono significativamente inquadrati attraverso le linee guida rivendicate nel testo della cartolina inviata ai Presidenti Letta e Napolitano (*) [si veda qui sotto lo stralcio del comunicato riguardante il futuro dell'unione economica e monetaria]. Una ragione in più per proseguire l'azione e prepararsi al secondo invio da parte dei segretari locali di nuovi blocchi di firme raccolte entro il 16-17 dicembre (in vista del Consiglio europeo del 19-20 dicembre).
La spaventosa tragedia del peschereccio naufragato di fronte alle coste di Lampedusa non è il risultato di una sorte avversa, ma il prodotto di politiche sbagliate e dell'atteggiamento egoistico e rinunciatario dell'Europa rispetto ai drammi che stanno vivendo i popoli del Nord Africa e del Medio oriente. Di fronte agli imponenti flussi migratori che la investono, l'Europa non si è presentata con il volto accogliente di chi offre ospitalità, solidarietà e speranza a chi soffre, ma con il volto arcigno di chi si barrica entro i propri confini come in una fortezza.
Leggi tutto: Dichiarazione del Presidente del MFE sulle politiche dell'immigrazione
Le esprimiamo a nome del Movimento Federalista Europeo le più vive congratulazioni per la fiducia ottenuta.
Lo spettro dell’ingovernabilità si è allontanato dall’Italia e, come lei stesso ha ricordato, diventa possibile condurre nei prossimi mesi la buona battaglia per l’Europa, per trasformare il sogno degli Stati Uniti d’Europa in una realtà. Oggi, come Lei ha avuto modo di ricordare qualche tempo fa, e come riferisce l’Economist, “dopo tagli e sacrifici, è tempo di Terra Promessa”.
In questo momento grave, il Movimento federalista europeo richiama l'attenzione della classe politica e di tutti coloro che sono preoccupati per le sorti dell'Italia sul pericolo mortale che insidia le istituzioni: l'ingovernabilità, che può portare il paese a una svolta autoritaria e all'uscita dall'Europa.